Roma

Casapound denuncia Raggi: utenze gratis nell'ex colonia di Ostia occupata

Secondo Luca Marsella di Casapound dal 2005 il Comune di Roma ha sperperato 1 mln l'anno

Un esposto alla Procura di Roma ed alla Corte dei Conti contro Virginia Raggi. A depositarlo è il consigliere di CasaPound nel X Municipio, Luca Marsella, che dopo un accesso agli atti ha scoperto che il Comune di Roma paga le utenze ad un'immobile occupato ad Ostia.

"Parliamo dell'ex colonia Vittorio Emanuele - spiega Marsella - occupata dal 1995 che versa, oggi, in condizioni fatiscenti, con evidenti ed ingenti danneggiamenti operati dagli occupanti. Non risultano inoltre - si legge nell'esposto - ispezioni dei Vigili del Fuoco o degli altri organi competenti e non si ha nessuna evidenza di atti che ne attestino l’agibilità che potrebbe essere compromessa da un’occupazione abusiva che dura da 24 anni. Considerando che dal 2005 il Comune di Roma paga circa un milione di euro l'anno per l'affitto dell'attuale sede della Polizia Locale, una sede privata in via Capo delle Armi e che l'occupazione abusiva dell'ex colonia impedisce lo spostamento di tale sede nei locali occupati, si prefigura l'eventualità di un notevole danno erariale, che non è mai stato accertato, considerando che fino ad oggi sono stati sperperati 14 milioni di euro di spesa pubblica”.

Sottolinea ancora Marsella: “Il fatto più grave, è che risultano a carico del Comune di Roma le spese dell’energia elettrica di cui usufruiscono gli occupanti. Danno economico per le casse pubbliche, che risulta essere inspiegabilmente ignorato dall’attuale amministrazione, nonostante le innumerevoli segnalazioni dei cittadini. Tutto ciò è in evidente contrasto con l’articolo 5 del Decreto Lupi e presumibilmente tale violazione del Comune di Roma costituisce reato. Nel corso degli ultimi anni sono stati effettuati numerosi blitz delle forze dell’ordine all’interno della parte dell’edificio dell’ex colonia occupata abusivamente, durante i quali è stata evidenziata una situazione di forte degrado e illegalità, essendo state rinvenute sostanze stupefacenti destinate allo spaccio ed ingenti somme di denaro di dubbia provenienza che hanno portato a numerosi arresti degli occupanti stranieri. Dall’ultimo censimento, risalente al 6 aprile 2017, risultano 81 persone di diverse nazionalità presenti abusivamente nella struttura di cui soltanto 7 nuclei familiari riconosciuti. Di fronte alle denunce ed alle richieste dei cittadini il sindaco di Roma e l’attuale amministrazione capitolina hanno dimostrato un atteggiamento assolutamente inerme ed accondiscendente, che inevitabilmente finisce per tutelare e legittimare l’occupazione illegale. Da notare, che per altre situazioni di occupazione, l’atteggiamento dell’amministrazione e del Sindaco è stato diametralmente opposto, con atti, dichiarazioni e procedimenti volti allo sgombero di strutture, in alcuni casi nemmeno di proprietà del Comune di Roma. Non si rinviene, ad oggi, nessun atto amministrativo da parte dell’attuale Sindaco di Roma volto alla risoluzione di tale situazione, inspiegabilmente ignorata per tutta la durata dell’attuale mandato". CasaPound chiede infine "che se venissero accertati reati si proceda a sequestro preventivo dell’ala occupata dell’immobile al fine di impedire il perpetrare della consumazione di reati".