“Case chiuse” mascherate da centri massaggi: condannata maîtresse cinese
Gli agenti travestiti da clienti stroncano giro di prostituzione
L’indagine ha inizio con le confessioni pentite di ex clienti di centri massaggi orientali, ma in realtà case di prostituzione. Dopodiché il corpo di Polizia Locale di Roma inizia le indagini telematiche su siti d’incontri per adulti e scoprono l’immenso giro di prostituzione messo in piedi dalla malavita cinese, mascherando gli appartamenti di piacere dietro l’apparenza di "centri massaggi e benessere". Da qui, l’idea del reparto di Polizia Giudiziaria del gruppo Sicurezza Pubblica Emergenziale: inviare agenti sotto le false spoglie di clienti per cercare di capire cosa effettivamente avvenisse nei centri. Dopo anni d’indagini, il Tribunale Penale di Roma ha condannato a quattro anni di reclusione Z.X. cittadina cinese di 51 anni, giudicata come la "mamasan" che gestiva le ragazze in diversi "centri benessere" tra I quali le “Perle d’Oriente “di Via Ostiense. La sentenza è la terza (4 anni e 2 anni e sei mesi) nei confronti di cittadini cinesi scoperti dai caschi bianchi del Dott. Antonio Di Maggio, a.gestire "case chiuse" orientali mascherandole da centri benessere. Molte altre cause sono ancora pendenti, fanno sapere da Via della Consolazione e le indagini, anche a protezione delle ragazze immigrate sfruttate dalle mafie, continuano senza sosta.