Roma
Case popolari a Roma, il racket delle occupazioni nel cuore della chat di Zevi
Secondo affondo Fuori dal Coro sul Piano Casa condiviso con gli occupanti. Il sindaco difende Zevi poi si defila. Le storia di chi aspetta una casa
Chi ha bisogno di una casa popolare a Roma può aspettare. Prima vengono gli occupanti. E se una giornalista chiede al sindaco Gualtieri di spiegare, il primo cittadino di Roma, si gira e chiude la porta. Sul racket delle occupazioni il Campidoglio sceglie il silenzio misurato.
La trasmissione Fuori dal Coro di Rete 4 non molla la presa sullo scandalo della chat dell'assessore Zevi insieme ai leader delle occupazioni e alla seconda puntata documenta l'esistenza del racket delle occupazioni delle case popolari con interviste choc. C'è chi racconta il sistema delle assemblee di palazzo con tanto di contributi al comitato ma anche la gestione dei parcheggi a pagamenti, come se fossero concessioni e come, insomma, i cittadini che hanno diritto alla casa e rispettano le graduatorie comunali, vengano sistematicamente superati e beffati da chi invece occupa.
Al Movimento della Casa due bozze del piano, ai consiglieri neanche una
E se i consiglieri comunali attendono ancora la bozza del Piano Casa, gli occupanti e Luca Fagiano in particolare, di “bozze riservate” ne hanno addirittura 2. Va tutto bene per il presidente della Commissione Casa, Luca Trombetti e ancora meglio per il Movimento per il diritto all'abitare. Al microfono di Nastasha Farinelli, Paolo Di Vetta chiarisce serafico: “Il diritto proprietario deve vincere sempre? La proprietà privata vice sempre sulla povera gente”. E a proposito di povera gente, stupisce il racconto di un'invalida in coda per una casa comunale. Racconta Cecilia: “La tentazione di occupare c'è stata ma io ho semper vissuto nella legalità. Perchp devo subire che qualcuno che occupa con la prepotenza invece di essere condannato viene agevolato”.
Davoide Bordoni, Lega: "Si tollera l'illegalità"
Sulla seconda puntata dell'inchiesta di Fuori dal Coro, interviene anche il consigliere Davide Bordoni: “Quanto emerge dalle inchieste giornalistiche sulle occupazioni diimmobili a Roma e sulle organizzazioni e il comportamento degliabusivi, è molto grave. La situazione sfugge di mano al Sindaco, si tollera l’illegalità costituita e si dialoga con i suoi rappresentanti. Questo è inaccettabile. Il sindaco Gualtieri deveriferire in Aula Giulio Cesare, e in maniera dettagliata, su quantoaccade a Roma sul fronte dell’emergenza casa, sulla presenza di unvero e proprio racket delle occupazioni. Le graduatorie devono essererispettate, le case regolarmente e velocemente reperite e assegnateagli aventi diritto. Edifici e appartamenti non possono essere ridottia proprietà di fatto di abusivi che lucrano e si arricchiscono sulbisogno delle famiglie più fragili nel totale disprezzo della legge”.