Roma
Case popolari: chi ristruttura avrà lo sconto sull'affitto. Anchce i morosi
Il limite massimo rimborsabile è stato fissato a 15mila euro in caso di alloggi ancora da assegnare e 5mila per quelli già assegnati
Se ristruttuti la casa popolare avrai uno sconto sull'affitto anche se se si morosi. Un bonus fino a 15mila euro per gli inquilini delle case Erp. Il Comune vuole coinvolgere i suoi inquilini, permettendo loro di intervenire in autonomia in cambio di uno scomputo sui canoni.
Così da una parte gli uffici vedrebbero ridotto l'impegno, dall'altra il patrimonio pubblico verrebbe valorizzato. E migliorerebbe la qualità della vita degli abitanti delle case popolari. Ecco perché a breve approderà in consiglio il regolamento sull'autoriparazione.
Fai da te
La novità, in lavorazione da diversi mesi e arrivata ora all'atto finale - mentre nei municipi le commissioni competenti danno il loro parere - è indirizzata ai quasi mille edifici associati alla gestione Erp di cui è proprietaria Roma Capitale. Parliamo di quasi 28mila abitazioni sul territorio capitolino e sui comuni che fanno parte della Città Metropolitana e ad Aprilia, in provincia di Latina. "Dato l'elevato numero di immobili e il sempre crescente numero di unità abitative che necessitano interventi manutentivi - si legge nella delibera a prima firma del dem Yuri Trombetti -, è indispensabile contenere le spese per la manutenzione ordinaria degli edifici Erp e snellire le procedure concernenti la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, con particolare riguardo all'assegnazione degli stessi in 'autorecupero', ossia consentendo interventi di autoriparazione".
Le manutenzioni
D'altronde i numeri parlano chiaro e sono solo una rappresentazione fredda di quanto continuamente emerge anche dalla cronaca: alloggi deturpati dalle infiltrazioni, servizi igienici non funzionanti, cucine malmesse, crepe, balconi pericolanti, infissi vecchi e non coibentati. Da Spinaceto a Torre Maura, dal Casilino a Labaro, le segnalazioni sono continue e si ripetono da decenni. Secondo quanto riportato dagli uffici comunali, al 17 luglio 2023 le richieste di intervento manutentivo di immobili di proprietà di Roma Capitale erano 33.257. E non è difficile immaginare che la gran parte di queste non vengano evase, se non in tempi molto lunghi.
Lotta contro le occupazioni abusive
Il regolamento, composto da 9 articoli, ha anche lo scopo di ridurre i tempi di assegnazione degli alloggi rimasti vuoti. Spesso, infatti, lo sono perché in condizioni pessime o comunque non sufficientemente idonee per permettere il trasferimento di un nucleo avente diritto. Così il tempo passa, le chiavi restano nel cassetto del dipartimento e chi ha necessità e coraggio, occupa. Levando dalla disponibilità del Comune un immobile di sua proprietà e danneggiando chi si trova in graduatoria, magari in attesa da oltre dieci anni. Con l'autoriparazione, nel momento in cui un alloggio viene recuperato (magari dopo lo sgombero di una famiglia criminale), il Comune si rivolge ai soggetti interessati a svolgere gli interventi, interpellando gli assegnatari "utilmente collocati in graduatoria in base alla adeguatezza del nucleo rispetto all'alloggio". Così l'assegnatario potrà far sistemare l'appartamento e andarci a vivere, accorciando le tempistiche e vedendosi riconosciuto l'impegno economico.
Super rimborsi
Ma quanto rimborsa il Comune a chi riesce a farsi approvare i lavori di ristrutturazione? Innanzitutto, per importi inferiori ai 3mila euro, l'istanza da parte dell'assegnatario viene considerata accolta anche in caso di mancata risposta da parte del Comune entro 30 giorni. Che scendono a solamente tre in caso di spurgo/disostruzione fognaria, guasto elettrico con interruzione della fornitura di energia elettrica, perdita idrica con acqua corrente/ interruzione della fornitura idrica. Per importi superiori, non sarà così. Il limite massimo rimborsabile è stato fissato a 15mila euro in caso di alloggi ancora da assegnare (quelli inutilizzati per carenza di manutenzione), mentre per quelli già assegnati ci si ferma a 5mila. Per gli inquilini ci sarà la possibilità anche di operare "in economia", quindi non affidandosi a vere e proprie ditte strutturate preferendo lavoratori autonomi, ma in questo caso gli importi rimborsabili vengono dimezzati: 7.500 per gli alloggi non assegnati, 2.500 per quelli già abitati da chi presenta istanza di autoriparazione. Tutto andrà certificato da professionisti, messo nero su bianco, con i lavori che devono essere preventivamente approvati dal dipartimento patrimonio dopo sopralluogo. Il beneficio sarà sul canone d'affitto, a partire dal mese successivo alla dichiarazione di fine lavori.