Case popolari, migliaia di richieste inceppano il sistema: manca il personale
Chiusura dei Caat a rischio: il Comune non riesce a rispondere a tutte le domande
Nuovi intoppi per le case popolari. Nonostante il Comune di Roma abbia da tempo annunciato la chiusura dei Caat (Centri di assistenza alloggiativa temporanea), arriva una brusca frenata.
Il Campidoglio ha infatti ricevuto migliaia di richieste da parte dei nuclei familiari che attualmente vivono nei residence e che vorrebbero usufruire del nuovo servizio di assistenza, il cosiddetto Sassat (Servizio di Assistenza e Sostegno Socio Alloggiativo). Il personale incaricato di esaminare le domande, però, non basta per esaurire tutte le richieste ricevute. Un rallentamento con “tempi non definibili" che rischia di mandare a gambe all'aria il programma contro l'emergenza casa.
L'ufficio Caat lamenta infatti di non ha ricevuto le unità lavorative supplementari richieste per esaminare le 1.298 domande pervenute dagli inquilini dei residence “e si appresta a lavorare la documentazione pervenuta con le energie disponibili e nei tempi non definibili consentiti dalle ordinarie risorse umane a disposizione".
Al Comune di Roma la richiesta di nuove forze per l'ufficio è stata presentata da tempo, ma nessuno ha risposto all'appello dell'ufficio Caat.