Roma
Case regalate, dirigenti nel mirino. Tronca: è caccia ai responsabili
Solo due su 10 hanno contratti regolari, anche se a prezzi ridicoli oppure morosi. Se poi si vanno a vadere i contatti di locazione già scaduti - con sfratti in corso - quella che viene definita la "zona grigia" degli affitti del patrimonio comunale diventa quasi la metà. Ma stavolta la novità è che per i dirigenti comunali eventualmente responsabili della città "regalata", si prepara il conto.
Affittopoli nell'era del Commissario Francesco Paolo Tronca diventa un serial dell'orrore. Tronca con cadenza quotidiana distribuisce "pillole" di mala amministrazione, scoperchiano il pentolone di canoni ridicoli, abusivi e inquilini che occupano case di pregio nel Primo Municipio sensa averne il titolo.
E' lo scandalo degli scandali, per il quale lo stesso Tronca distribuisce alla fine di ogni giornata il report sullo stato di avanzamento dei controlli. Così all'ora di cena di martedì 2 febbraio: "Completata la mappatura immobiliare del I Municipio, è in corso una seconda fase, più complessa, di incrocio dei dati su tutte le proprietà comunali, almomento, censite. Il Commissario Straordinario ha disposto che l'opera di censimento avvenga, anche con riscontri sul campo. In contemporanea, una parte della Segreteria Tecnica, continuerà la mappatura sugli altri Municipi".
Nel dettaglio, "Dall'esame delle posizioni dei 574 immobili relativi al I Municipio emerge che solo il 18,5% delle unità abitative può essere definito allocato a inquilini muniti di contratto. In questa categoria vanno, tuttavia, compresi anche i contratti con canone irrisorio e i casi di morosità. Un'ampia "zona grigia", pari al 49,6% della platea, si riferisce a contratti scaduti, utenti per i quali è in corso la verifica dei requisiti per la regolarizzazione della locazione, abusivi non ancora accertati, procedure di sfratti in corso".
Il report Tronca prosegue: "Le posizioni abusive accertate sono il 16,2%. Gli utenti in attesa di stipula di contratto, nei confronti dei quali è stata già accertata la sussistenza dei requisiti da parte dell'Amministrazione, ammontano al 15,7%. Per quanto riguarda la metodologia adottata, si precisa che è stata avviata un'attività di data matching tesa a integrare il censimento informatico del Sistema Patrimonio di Roma Capitale. In particolare, si sta procedendo a uno screening puntuale per la mappatura delle locazioni di Roma Capitale e di quelle ascrivibili alle Società partecipate. Tale azione di interfaccia tra banche dati verrà da subito implementata ulteriormente".
Poi annuncia la resa dei conti: "L'analisi dei dati consentirà ai Dipartimenti interessati e alla Segreteria Generale di avviare tempestivamente le procedure necessarie per l'aggiornamento dei canoni, per la verifica dei requisiti e degli abusi (compresi i casi di subaffitto), per attivare le eventuali operazioni di sfratto, in raccordo con l'Avvocatura capitolina, e per ulteriori azioni di accertamento delle responsabilità dirigenziali".
"Forse, una volta terminato il lavoro su tutto il patrimonio del Comune arriveremo a proiezioni ben superiori" a una perdita per le casse comunali di 100 milioni all'anno. Così il commissario di Roma Francesco Paolo Tronca a Uno Mattina, sul caso delle case del Comune in affitto a prezzi stracciati. "Va fatto in tempi rapidissimi e con la tecnologia più avanzata - ha detto - Dobbiamo andare fino in fondo, lo dobbiamo ai romani ma anche ai dipendenti dell'amministrazione: dobbiamo far vedere che certe cose si possono fare se si vogliono fare. Stiamo lavorando incrociando le banche dati, un sistema che deve essere implementato, magari con una piattaforma informatica dedicata. Ora partiranno squadre che faranno accertamenti su pratiche delle singole locazioni, verifiche sul campo e poi vedremo di capire quali sono le reali dimensioni del fenomeno. Io e il mio staff, quando siamo arrivati, siamo rimasti stupiti dal fatto che non ci fosse un censimento completo: è un'anomalia per un'amministrazione".
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