Roma

Caso Cucchi, la rivincita della sorella Ilaria: “Vittoria per la giustizia"

A processo 8 carabinieri coinvolti nel depistaggio del "caso Cucchi", il sollievo della sorella Ilaria

Otto carabinieri a processo, svolta nell'inchiesta "Cucchi bis" sui depistaggi relativi al primo processo sulla morte del geometra romano. Esulta la sorella Ilaria dopo la chiusura delle indagini da parte della Procura di Roma.

 

"In questi momenti di difficoltà emotiva per la nostra famiglia è di conforto sapere che coloro che ci hanno provocato questi anni di sofferenza in processi sbagliati verranno chiamati a rispondere delle loro responsabilità - ha dichiarato Ilaria Cucchi - È un'enorme vittoria per la nostra famiglia e la nostra giustizia". L'avviso di conclusione delle indagini, atto che precede solitamente la richiesta di rinvio a giudizio, vede coinvolto tra gli altri il generale Alessandro Casarsa, all'epoca dei fatti comandante del Gruppo Roma, e il colonnello Lorenzo Sabatino, già responsabile del reparto operativo.

"Come scritto nell'avviso di conclusione delle indagini, la procura di Roma ha indicato chi sono i responsabili di una catena di falsi sullo stato di salute di mio fratello Stefano. Costoro hanno fatto danni enormi nel processo sbagliato e continuano a farne - proseguito Ilaria Cucchi - Dire che Stefano era malato prima del suo arresto era falso e strumentale. Noi lo sappiano bene, come decine di testimoni hanno riferito. Solo perche' era molto magro. In quell'epoca lo ero anche io. esattamente come lui. Alta come lui, pesavo 40 kg. Guardate la foto che ho postato sulla mia pagine ufficiale di Facebook. È ora che si vergognino", ha concluso