Roma
Caso Cucchi, medici di nuovo a processo. La Cassazione ordina un appello-bis

Confermata l'assoluzione dei tre agenti penitenziari e dei tre infermieri, annullate con rinvio le assoluzioni dei cinque medici del Pertini. Lo hanno deciso i giudici della V sezione della Cassazione pronunciandosi sulle posizioni degli imputati per la morte di Stefano Cucchi. Il collegio ha così accolto le richieste del pg Nello Rossi.
Ci sarà quindi un nuovo processo per i medici del reparto protetto del Pertini Aldo Fierro, Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis Preite e Silvia Di Carlo in relazione all'accusa di omicidio colposo. La Suprema Corte, al termine di circa 5 ore di camera di consiglio, ha inoltre confermato l’assoluzione, ora definitiva, del medico che per primo visitò Cucchi, Rosita Caponetti già prosciolta per falso ideologico. Conferma anche dell’assoluzione, ora definitiva, dei tre agenti della polizia penitenziaria: Nicola Minichini, Corrado Santantonio e Antonio Domenici, nonché degli infermieri Giuseppe Flauto, Elvira Martelli e Domenico Pepe.
Non erano in aula al momento della lettura del verdetto i familiari di Stefano Cucchi che, invece, nella mattinata, hanno assistito all'udienza.
Stefano Cucchi il geometra fu arrestato il 15 ottobre 2009 e morì il 22 ottobre successivo nel reparto dedicato ai detenuti dell’ospedale Sandro Pertini. Il 5 giugno 2013 si concluse il processo di primo grado nei confronti di 12 imputati tra medici, infermieri e agenti della penitenziaria.
Verdetto ribaltato il 31 ottobre 2014 al termine del giudizio di secondo grado che si è concluso con l’assoluzione di tutti gli imputati. Nelle motivazioni di questa sentenza la Corte d’Assise d’appello però inoltrò gli atti alla procura per svolgere nuove indagini sul presunto pestaggio subito da Cucchi: secondo il collegio infatti Stefano “fu picchiato”, “le lesioni subite da Cucchi debbono essere necessariamente collegate a un'azione di percosse; e comunque da un'azione volontaria, che può essere consistita anche in una semplice spinta, che abbia provocato la caduta a terra, con impatto sia del coccige che della testa contro una parete o contro il pavimento".
Intanto nell’ambito dell’inchiesta bis l’11 dicembre scorso la procura ha chiesto una nuova perizia medico-legale, in sede di incidente probatorio. La richiesta è basata sulle emergenze della consulenza di Carlo Masciocchi, il radiologo e consulente della famiglia Cucchi, che alcuni mesi fa esaminando le radiografie del giovane geometra ha individuato sul suo corpo una frattura lombare recente. Nell’ambito di questa inchiesta sono indagati cinque carabinieri della stazione Roma Appia per reati che vanno, a seconda delle singole posizioni, dalle lesioni aggravate, all’abuso di autorità, alla falsa testimonianza.