Caso nomine, Raggi accelera su Atac e Stadio in attesa del giudizio immediato
Il M5s capitolino si prepara in vista del processo Raggi
Richiedere il giudizio immediato per il caso nomine è stata senza ombra di dubbio una mossa politica di Virginia Raggi, che potrebbe così arrivare a processo in estate, allo scadere dei suoi 2 anni di mandato.
Oltre a evitare di ritrovarsi a giudizio in concomitanza con le prossime elezioni politiche del 4 marzo, riuscendo a schivare imbarazzi al M5S durante la chiamata alle urne, Raggi avrebbe comunque il tempo per schiacciare sull'acceleratore riguardo alle questioni ancora sul tavolo del Campidoglio. Stadio, Atac e rifiuti hanno la massima priorità per i 5 Stelle, che vogliono lasciare un'eredità positiva in Comune ora che c'è il rischio che la consiliatura termini prima del tempo.
In caso di eventuale condanna in primo grado, infatti, visto l'attuale codice etico del Movimento, sarebbe costretta a lasciare l'incarico di primo cittadino. Difficile ipotizzare un tentativo di rimanere senza simbolo qualora venisse condannata ad una pena inferiore ai due anni, che la metterebbe al riparo dagli effetti della legge Severino ma non dalla sfiducia a 5 Stelle.
In Aula la sindaca può contare sulla fedeltà di una metà dell'ampio gruppo consiliare, 29 elementi, ma non avrebbe comunque la maggioranza. Ecco che allora, a quanto filtra, la strategia politica del gruppo 5 Stelle sarebbe quella di provare a circoscrivere alcuni progetti prioritari da portare a conclusione prima dell'estate.