Roma

Caso Orlandi, sì all'apertura di due tombe nel cimitero teutonico del Vaticano

Caso Orlandi: l'11 luglio si procederà all'apertura di due tombe presenti presso il cimitero teutonico della Città del Vaticano. Per il dna bisognerà attendere

Caso orlandi, sì all’apertura di due tombe nel cimitero teutonico della Città del Vaticano, prevista per l’11 luglio. Lo riferisce il direttore “ad interim” della Sala Stampa della Santa Sede Alessandro Gisotti

La decisione si inserisce "nell’ambito di uno dei fascicoli aperti a seguito di una denuncia della famiglia di Emanuela Orlandi che, come noto, nei mesi scorsi ha, tra l’altro, segnalato il possibile occultamento del suo cadavere nel piccolo Cimitero ubicato all’interno del territorio dello Stato Vaticano". In ogni caso, "le complesse operazioni peritali fissate per il prossimo 11 luglio sono solo la prima fase di una serie di accertamenti già programmati che, dopo l’apertura delle tombe e la repertazione e catalogazione dei resti, porteranno alle perizie per stabilire la datazione dei reperti e per il confronto del Dna". 

"Siamo molto contenti di questa notizia che apprendo da lei": così Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi raggiunta telefonicamente dall'AGI riguardo alla decisione del Vaticano di aprire due tombe presenti nel cimitero teutonico all'interno del territorio della Città del Vaticano. "Sono appena uscita da una udienza e non sapevo nulla", ha continuato Sgrò che aggiunge: "Attendo di avere un colloquio immediato con le autorità vaticane per apprendere altre informazioni. Un sincero e sentito ringraziamento per il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin per questo atto coraggioso", ha poi concluso.

"È un passo importante del Vaticano e di questo sono contento. Ringrazio il cardinale, Pietro Parolin, e il comandante della Gendarmeria, Domenico Giani, per la volontà di fare chiarezza. Non so se sarà utile, ma solo il fatto di provarci fino alla fine è importante". Lo ha detto all'Agi, Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, dopo aver appreso la notizia che saranno aperte due tombe del Cimitero Teutonico in Vaticano. "Anche il bollettino fatto dal Vaticano è importante - ha detto ancora Pietro - dà il tono dell'ufficialità".