Roma

Caso Taverna, respinto il ricorso: "La madre è abusiva, lasci la casa Ater"

La senatrice M5S replica: "Accanimento contro una donna di 82 anni"

La madre della senatrice M5S Paola Taverna è abusiva. La sesta sezione del Tribunale civile di Roma respinge il ricorso dell'anziana, che dovrà quindi lasciare la casa popolare all'Alessandrino, in cui vive dal 1994.

 

La sentenza condanna inoltre Graziella Bartolucci a pagare anche le spese legali ad Ater e Roma Capitale. . La verifica dell'Ater, partita nel 2014, si era conclusa a fine 2017 con l'avvio delle procedure per la decadenza del titolo a risiedere nell'appartamento. Il reddito della famiglia Taverna infatti - con la figlia Paola risultata intestataria di diverse proprietà immobiliari tra Roma e Olbia- sarebbe stato ritenuto sproporzionato alla permanenza in una casa popolare con affitto a canone calmierato. Ora l'Ater potrà procedere al decreto che chiede il rilascio dell'appartamento, poi la "palla" passerà al Campidoglio, con il sindaco Raggi, compagno di partito, chiamato a dover eseguire lo sfratto qualora la signora Bartolucci non volesse abbandonare la casa.

"L'accanimento contro una donna di 82 anni fa schifo... risponderò a tempo debito", avrebbe risposto la senatrice M5S all'Adnkronos. A ottobre la senatrice grillina era intervenuta prendendo le difese della madre: "Credo che mia madre stia agendo bene e credo che mia madre a 80 anni abbia tutto il diritto di desiderare di morire nella stessa casa nella quale è vissuta", aveva spiegato Taverna.