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Roma
Cecchi Paone lasciato a piedi a Roma dal taxi: “Uber vi ucciderà”. VIDEO
Cecchi Paone e il video sul taxi

Una battaglia personale ormai quella tra Alessandro Cecchi Paone e i tassisti. L'ultimo epilogo è di poche ore fa: il conduttore televiso e candidato alle europee è stato lasciato a piedi da un tassista: "Parla sempre male della nostra categoria, qua non sale", le parole del conducente dell'auto bianca.

La replica è stata lapidaria: "Uber vi ucciderà", risponde Cecchi Paone.

 

Campagna elettorale

Soprattutto durante l’ultima campagna elettorale, Cecchi Paone si è distinto per le sue posizioni polemiche contro la categoria dei tassisti. Sopratutto dopo l’ultimo sciopero, il conduttore televisivo e divulgatore aveva definito «medievale» l’approccio dei tassisti all’ipotesi di maggiore concorrenza.

Su TikTok

La scena è stata ripresa dallo stesso tassista romano ed è finita su TikTok, pubblicata dall’account Thorello3. Nel video si sente il tassista che si ferma e riconosce il cliente: "No mi spiace, non la posso prende’. A lei me dispiace non la vojo prende’ perché parla male dei taxi". Cecchi Paone non molla e risponde: "Uber vi massacrerà". "Perfetto – risponde il tassista – vada a piedi".

L'attacco di Cecchi Paone

“Il rifiuto all’espletamento di un servizio pubblico obbligatorio da parte del tassista che mi ha lasciato a piedi è la dimostrazione concreta di come in Italia serva più concorrenza nel settore, più sigle di tassisti e più servizi di trasporto come Uber”. Lo dichiara Alessandro Cecchi Paone al Codacons, dopo la disavventura avvenuta ieri a Campo dè Fiori. “Fortunatamente pochi minuti dopo sono riuscito a chiamare un taxi tramite la app di un servizio che io uso abitualmente, taxi che è arrivato puntuale e mi ha portato all’aeroporto di Fiumicino. Quanto accaduto fa ancora una volta riflettere sulla necessità di implementare i servizi pubblici resi all’utenza, migliorandone la quantità e la qualità, perché avere più concorrenza nelle nostre città avvantaggia non solo i consumatori ma anche i lavoratori, creando nuove opportunità occupazionali e sottraendo il mercato a lobby e protezionismo”.

Il racconto

“Il tassista che mi ha impedito di salire sul taxi non ha reso un buon servizio alla sua categoria, e ha fatto una cosa che non poteva fare: ora vedremo se ci saranno conseguenze sul piano penale dopo la denuncia del Codacons, ma da parte mia, che ho scelto di utilizzare solo ed unicamente i taxi per gli spostamenti di lavoro e quelli legati alla vita privata, proseguirò la battaglia per aumentare la concorrenza nel settore e per far si che il vecchio sistema delle licenze possa convivere serenamente con i nuovi strumenti offerti dal mercato, nell’interesse del servizio e della qualità della vita nelle nostre città” – conclude Cecchi Paone.







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