Roma

Centomila scout pregano con Francesco. Lupetti e coccinelle, l'esercito del Papa

Essere pellegrini del bene, della gioia e del dono, per fare "bella la chiesa", seguendo le indicazioni e i consigli di Papa Francesco, loro ispirazione e guida. Olte 100mila scout dell'Agesci (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) arrivati da ogni parte dell'Italia, in aereo, treno, pullman, ma anche in bici, zaino e stuoino in spalla, per incontrare Bergoglio. Si sono riversati tutti a Piazza San Pietro, dopo mesi di preparazione a questo evento che accade ogni dieci anni.
Oltre 1.500 i gruppi da ogni regione d'Italia hanno colorato la piazza: una distesa celeste - come le camicie della loro uniforme- di cui, dall'altare, non si riusciva a scorgere la fine, ogni gruppo aveva il suo "bastone del pellegrino" forgiato per l'occasione. L’iniziativa del pellegrinaggio degli scout coinvolge tre gruppi principali: i Lupetti e le Coccinelle, ossia i più piccoli, sono stati denominati pellegrini della gioia, gli Esploratori e le Guide, ovvero i ragazzi dai 12 ai 16 anni, sono stati battezzati come i pellegrini del bene, mentre i Rover e le Scolte, i giovani dai 16 ai 21 anni, i pellegrini del dono. Ogni gruppo scout ha scritto una preghiera per Papa Francesco. In vista di questo importante evento, ne sono state raccolte circa 150 al fine di scrivere una preghiera unica corale dell’Agesci, denominata preghiera "per il Papa e con il Papa". Ognuno ha tenuto con sé il proprio bastone del pellegrino in mano, indossando l’uniforme azzurra e il fazzoletto al collo. Intanto, dalle 9, è iniziata l'animazione in piazza, con preghiere, canti e interventi. "Noi siamo aperti al messaggio di Bergoglio - ha detto Fabrizio Coccetti uno dei responsabili dell'animazione - e siamo qui per dirgli che da mesi ci stiamo preparando per offrire il nostro servizio a lui, vogliamo stargli vicino nella sua opera di rinnovamento per fare più bella la chiesa".
I Presidenti del Comitato nazionale hanno rivolto al Santo Padre queste parole: "Santo Padre, la nostra scelta educativa e di evangelizzazione è rivolta fino ai confini del mondo, non solo in senso geografico, ma esistenziale. Vogliamo giungere nelle periferie del vivere umano, là dove il messaggio di Cristo è più atteso e cercato'.
Un gruppo formato da Rover e Scolte provenienti da regioni diverse, si è incontrato il 9 giugno a San Rossore (PI) dove lo scorso anno si e tenuta la Route nazionale, e da lì è partito per arrivare a Roma, in bicicletta. Una sfida lunga "400 km, di cui 250 in bici e il resto in pullman. È stato un po' faticoso - ha ammesso Beatrice - ma siamo tanto soddisfatti". In prima fila ci sono anche numerosi ragazzi disabili che non si sono arresi, spinti dalla volontà di incontrare il Papa. "Preghiamo perché, con l’aiuto di Dio, tu possa mantenere sempre l’entusiasmo per guidarci a fare una chiesa semplice e pura, - recita la preghiera corale che gli scout hanno scritto per il Papa- una chiesa che cura le ferite, le fragilità e le debolezze, anche di noi giovani, come una casa dove tutti possano trovare pace e consolazione. Preghiamo perché con l’aiuto di Dio tu possa trasmettere anche a noi il coraggio di sporcarci le mani per cambiare in meglio il presente, anche quando sembra impossibile senza mai farci rubare la speranza e senza mai rinunciare ai nostri sogni. Con l’aiuto di Gesù e con l’aiuto di Dio Vogliamo dire con Te: noi ci siamo! non come quelli che si fanno servire - conclude la preghiera - ma come quelli che sono pronti a servire".