Roma

Centurioni sul piede di guerra: pronto il ricorso contro lo "stop" della Raggi

Roma, Raggi: "stop ai Centurioni", ma i soldati romani acchiappa-turisti si oppongono all'ordinanza Raggi: "Ci devono far lavorare"

I Centurioni si schierano contro la seconda ordinanza in meno di un anno che vieta loro di lavorare coi turisti.

 

Venerdì 14 luglio il sindaco di Roma Virginia Raggi ha firmato un nuovo documento che vieta ai personaggi in costume non autorizzati di svolgere la professione di acchiappa-turisti per le vie del centro storico. I Centurioni, già colpiti da un'ordinanza analoga che era stata ritirata dal Tar ad aprile non ci stanno e ai microfoni di Radio Cusano Campus urlano le proprie ragioni. “Noi ci siamo tenuti lontani dai monumenti, non vedo in che modo avremmo potuto diminuire la fruibilità delle persone. Io occupo lo stesso spazio di un comune essere umano. E poi già da tempo non operiamo più davanti ai monumenti. Quello che c'è scritto nella deliberà non lo rispecchio nella realtà” denuncia Pacifico Sed, uno dei “finti” centurioni romani, ossia uno dei tanti che da oltre 20 anni svolgono questa professione pur non avendone i permessi. Pacifico fa riferimento alle accuse del documento a firma Raggi che sostiene che i centurioni, bloccando gruppi di turisti, danneggino la corretta fruibilità dei siti archeologici, causando addirittura un surplus di traffico nelle già intasate strade della Capitale. “La Raggi parla di cose accadute in passato, per colpa di qualche mela marcia che si comporta male. Io mi chiedo per quale motivo non ci vogliono mettere in regola. Non lo capisco. Non siamo criminali, siamo tutti incensurati, padri di famiglia. Mettessero noi in regola e rendessero tutta la feccia abusiva", lamenta Pacifico che si dice pronto a combattere a suon di avvocati per vedere rispettate le sue richieste. “In questi giorni noi siamo obbligati a fermarci. Noi purtroppo siamo italiani, a noi se ci fanno 400 euro di verbale poi la multa ci corre dietro tutta la vita. Non siamo extracomunitari, che possono permettersi di prendere un verbale al giorno, tanto non lo pagheranno mai”, sostiene.