Roma

Cerveteri batte Roma: è la capitale della cultura 2020 della Regione Lazio

Solo il 10% di tutti i turisti che arrivano a Roma restano nell’hinterland. L'opinione di Cristina Grancio

di Cristina Grancio * 

E’ Cerveteri la “Città della Cultura della Regione Lazio 2020”. Il titolo è stato conferito con  Decreto del Presidente della Regione Lazio che ha investito Cerveteri, in qualità di capofila per l’Etruria Meridionale per il progetto CivitArt con i comuni di Santa Marinella, Tolfa e Allumiere.

Nella cornice del Palazzo Ruspoli a Cerveteri ha avuto luogo la cerimonia inaugurale del progetto CivitArt.- Etruria Meridionale.

Cerveteri unitamente ai predetti altri comuni hanno avuto la capacità di vedersi riconoscere il ruolo di Capitale della cultura della Regione Lazio, grazie alle spiccate qualità di questi 4 sindaci di saper portare a termine l’impegno delle rispettive amministrazioni per valorizzare un territorio che, con le loro caratteristiche, ha saputo riconoscersi in una omogeneità di elementi culturali, storici ed ambientali che hanno permesso di offrire ai suoi cittadini, prima, ed ai turisti, quindi, una propria identità ove rintracciare le origini della stessa cultura romana.

Durate la cerimonia è stata annunciata altresì la candidatura di Cerveteri a Città della Cultura italiana 2021. La sfida che il Sindaco Pascucci ha lanciato al Ministero Franceschini, non può non essere raccolta dalle istituzioni di Roma Capitale e da quella della Città Metropolitana di Roma Capitale che ho l’onore di rappresentare quale consigliera. 

Il territorio della Città Metropolitana di Roma rappresentato dall’Etruria è stato il genitore di un modello mondiale di cultura, rappresentata nella sua massima espressione dalla Città Eterna, che oggi, invece, sembra non voler restituire nulla delle sue potenzialità in termini di turismo culturale a quei territori ad essa così vicini, non solo culturalmente, ma anche in termini di distanze geografiche.

La mancanza di volontà della Capitale a dare impulso all’intera sua area metropolitana è evidente in termini culturali legati al turismo. Roma ha un media di permanenza turistica di appena 2,9 giorni, tempo evidentemente insufficiente  per conoscere la città eterna, figuriamoci il suo hinterland. L’ultimo report del 2018 “Rapporto statistico dell’area metropolitana romana-Turismo” ci lascia dei dati infelici, che ampiamente giustificano l’amarezza, avvertita nei confronti di Roma, dei rappresentanti istituzionali territoriali che sabato si sono alternati nella presentazione della conferenza stampa. Solo il 10% di tutti i turisti che arrivano a Roma restano nell’hinterland, come dire che solo 1 turista su 10, che va a Parigi si reca nel suo hinterland a vedere Versailles.

La candidatura di Cerveteri a Capitale Italiana della Cultura deve, invece, costituire l’occasione per creare un strumento di collaborazione tra Roma ed i comuni della  Città metropolitana , il Sindaco Raggi deve sentirsi responsabilizzato ed appoggiarla quale sindaco di Roma e della Città Metropolitana,  con tutti gli strumenti a sua disposizione. Non solo la città metropolitana nel suo statuto pienamente ricomprende e favorisce lo sviluppo culturale delle sue comunità locali, ma la stessa Roma con le sue strutture dipartimentali potrebbe sostenere il percorso della candidatura di Cerveteri nello stesso modo in cui la regione Abruzzo sta sostenendo la candidatura della Città dell’Aquila.

Per questo motivo oggi stesso presenterò una mozione ad entrambi gli enti – Roma Capitale e Roma città metropolitana - che possa impegnare il Sindaco a mettere in atto tutto quello che è in su potere per sostenere Cerveteri nella candidatura a città della Cultura 2021.

* Cristina Grancio, consigliere DemA Gruppo misto