“Chi ha paura di Aldo Moro”: a teatro la vicenda che cambiò la storia d'Italia
A 40 anni dalla morte di Aldo Moro, il Teatro Furio Camillo ospita il testo di Giovanni Gentile
A 40 anni dall'uccisione di Aldo Moro e dalla strage di via Fani, la Compagnia Teatro Prisma ripercorre la vicenda che cambiò la politica e la storia d'Italia. Al Teatro Furio Camillo arriva lo spettacolo Chi ha paura di Aldo Moro, in scena sabato 12 maggio alle 21 e domenica 13 maggio alle 19.
Rapito il 16 marzo 1978, Moro fu trovato morto in via Caetani il 9 maggio successivo, all'interno del bagagliaio di una Renault 4 rubata a un imprenditore di Roma nord. Il cadavere del segretario della Dc era crivellato di colpi d'arma da fuoco.
Il testo di Giovanni Gentile, interpretato da Barbara Grilli, ricostruisce il calvario dei 55 giorni di prigionia nel covo di via Camillo Montalcini. Abbandonando la versione fredda e imparziale a cui siamo abituati, la Compagnia Teatro Prisma fa riscoprire allo spettatore la vicenda dal punto di vista “umano” e soggettivo dei molti protagonisti coinvolti.
Non più nomi e cognomi roboanti da titoli di giornale, ma persone in carne ed ossa, con i propri problemi, il proprio trascorso e i propri obiettivi.
Come una macchina da presa impazzita, lo zoom passa da un operaio della Siemens, a una studentessa di filosofia appena laureata, fino ad arrivare a un maresciallo dei Carabinieri ligio al dovere.
Ad attendere gli spettatori, il borgo in cui crebbe Barbara Balzerani, Francesco Zizzi perso tra i suoi ricordi d'infanzia, il fragore dei cancelli delle carceri materiali e morali che vengono chiusi e poi riaperti solo dietro la promessa di un pentimento e poi la negligente e scriteriata linea della fermezza, che condannò Moro ad una morte sicura.
“Io ho paura di Aldo Moro perché da cittadino italiano non avrei dovuto permettere che accadesse tutto ciò che accadde dopo. E neppure voi”.
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