Chiude il centro di prima accoglienza della Croce Rossa di via Ramazzini
Gli ultimi 66 migranti sono stati trasferiti: vengono meno le ragioni di urgenza
Ha chiuso i battenti l'Hub gestito dalla Croce Rossa di via Ramazzini che si occupava della primissima accoglienza dei migranti. Il centro era stato coinvolto nelle polemiche scatenate dai residenti della zona di Monteverde e dai partiti di centrodestra. Il leader della Lega Matteo Salvini aveva visitato la tendopoli a sorpresa ad inizio settembre documentando tutto in diretta streaming.
Gli ultimi 66 ospiti del centro accoglienza sono stati trasferiti altrove per consentire la chiusura dell'hub che come spiega la Croce Rossa stessa non ha più ragione di esistere perché è venuto meno il carattere di urgenza. La tendopoli era stata installata a giugno 2016 proprio per venire incontro alle esigenze di primissima accoglienza ed era arrivata a ospitare 400 persone nel mese di luglio. Dall'apertura ad oggi sono 3500 i migranti che hanno transitato nel centro della Croce Rossa. Le nazionalità presenti in percentuale maggiore sono state quella eritrea (46%) e nigeriana (19%). Le persone che hanno trovato accoglienza presso l'Hub sono state prevalentemente comprese nella fascia d'età tra i 20 e i 25 anni con una presenza di donne del 13% e 6% di bambini. Dall'Hub di via Ramazzini circa 600 persone hanno avuto accesso al programma di relocation in altri Stati europei, di cui 15 richiedenti asilo siriani e la restante parte di origine eritrea.
"Vogliamo ringraziare - dice la Croce Rossa di Roma - quanti hanno reso possibile svolgere in questi mesi un lavoro non sempre facile che ha consentito di dare una prima accoglienza e protezione a chi sbarca sulle coste italiane. Croce Rossa di Roma ha cercato di svolgere al meglio il proprio ruolo riuscendo a dare una risposta umanitaria ad una situazione emergenziale che ha interessato il Paese e la città di Roma e che ci ha visto collaborare in modo virtuoso con le Istituzioni".
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