Roma

Chiuso il covo dei pregiudicati di Torpignattara: sigilli al “Bar T39”

Il bar, sede di vari episodi di criminalità, chiuso con ordinanza del Questore di Roma. I carabinieri chiudono un barbiere per violazione delle norme anti-Covid

Chiuso dalla Polizia di Stato il covo dei pregiudicati di Torpignattara: con ordinanza del Questore di Roma, gli agenti hanno posti i sigilli al “Bar T39”, sede negli ultimi tempi di vari episodi di criminalità.

Durante l’ultimo controllo nel bar del 7 luglio scorso, gli agenti della Polizia di Stato avevano sanzionato il titolare dell’esercizio, un cittadino indiano di 32 anni, per la mancata indicazione dei prezzi sulla merce. Nella circostanza, all’interno del locale, erano stati identificati tre soggetti, due dei quali con precedenti di polizia.

I carabinieri invece hanno riscontrato numerose irregolarità in un negozio di barbiere gestito da un cittadino tunisino di 42 anni: mancato uso della mascherina protettiva da parte del personale e degli avventori, non aver assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvenissero in modo dilazionato, nel rispetto dei protocolli volti a prevenire il rischio di contagi da Covid-19 e la presenza di un lavoratore “in nero” gli sono costati la sospensione dell’attività per 5 giorni e una sanzione amministrativa dell’importo di 1.800 euro.

Non solo: in un minimarket di via Tardini, i Carabinieri hanno riscontrato la presenza di un impianto di videosorveglianza mai autorizzato dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro. Il gestore, un cittadino del Bangladesh di 42 anni, è stato denunciato a piede libero. Controlli anche in piazzale Dunant dove nella frutteria di un cittadino egiziano di 35 anni i Carabinieri hanno sorpreso un altro lavoratore impiegato “in nero”. Anche in questo caso il gestore è stato sanzionato per un importo di 1.800 euro.

Altri 3 esercizi commerciali ispezionati sono risultati perfettamente in regola.