Roma
“Cinecittà, una rinascita italiana”. l'ascesa di Mussolini incanta i francesi
Dopo Ny Times, Pais e Guardian, Le Monde mette in copertina il ritorno fiammante degli studi di Cinecittà: “Tornata L'effervescenza degli anni 50 e 60”
“Cinecittà, una rinascita italiana’”è il titolo del prestigioso magazine di Le Monde che dedica agli Studi di via Tuscolana la copertina del numero del 15 dicembre. La nuova età dell’oro di Cinecittà, come la definisce Le Monde, era già finita al centro della scena mediatica internazionale con le prime pagine del New York Times, di El Pais e articoli su testate come il Guardian, il Sunday Times e la Vanguardia.
“I leggendari studi romani hanno ritrovato l'effervescenza anni '50 e '60, quando erano chiamati ‘Hollywood sul Tevere’ - scrive il giornalista Aureliano Tonet- dopo decenni difficili, in cui ha rischiato di finire in un parco divertimenti, la struttura pubblica beneficia a pieno dello sviluppo dello streaming e sta per aprire altri cinque studi. È difficile immaginare che solo dieci anni fa, nello stesso punto i dipendenti rifiutavano il destino promesso loro dagli allora proprietari: diventare solo un'altra tappa sulla strada che porta tanti turisti a Roma”, osserva Le Monde.
Il bilancio di Cinecittà tornato in attivo
“In meno di tre anni, siamo passati da un tasso di occupazione medio del 30% a quasi l'80% di occupazione media dei nostri studi. E, dopo anni di perdite, siamo finalmente tornati in attivo. 1,8 milioni entro il 2022- dice al settimanale Nicola Maccanico, AD di Cinecittà - L'aumento della durata delle produzioni legato al boom delle serie, sta giocando a nostro favore. Abbiamo appena festeggiato la fine della serie Those About to Die, un peplum con Anthony Hopkins, dopo nove mesi di riprese. Tra il trascorrere tutto quel tempo nell'Europa dell'Est o Roma, rinomata per la sua ricca cultura, la sua ospitalità e il suo clima, gli artisti non esitano a lungo”.
L'ascesa di Benito Mussolini la serie del 2024
Ancora Le Monde nella traduzione integrale: “Grande folla di giorno a Cinecittà. Le riprese della serie Mr. Child of the Century, sull'ascesa di Benito Mussolini, sono in pieno svolgimento. Occupa gran parte dei famosi monolocali, situati alla periferia di Roma. Per l'occasione, la stampa internazionale è stata invitata a far loro visita all'inizio di aprile. Ai giornalisti vengono offerte capsule di caffè con impressa una suggestiva “M”, nei colori della bandiera transalpina. La Milano povera degli anni '20 è stata ricreata a cielo aperto, non lontano dai set più iconici di Cinecittà, tutti antichi colonnati. Corporatura robusta e gesti esaltati, Luca Marinelli, l'attore che interpreta il dittatore, galvanizza una massa di comparse. In uno studio vicino, un'altra scena di Mr. Child of the Century viene inscatolata, utilizzando una tecnologia all'avanguardia: schermi LED sono posizionati tutto intorno al set, per facilitare la performance degli attori”.
Ancora Le Monde: “Emblematica, la serie prevista per il 2024, di cui non è stata ancora annunciata l'emittente francese, è emblematica per due motivi. Da un lato perché Cinecittà nacque per volontà dello stesso Mussolini, che ne fece, fin dalla sua inaugurazione nel 1937, il braccio armato della propaganda fascista. D'altro canto perché, con i suoi otto mesi di riprese, il suo budget di 50 milioni di euro e i suoi titoli di coda, la serie simboleggia il rilancio degli studios romani”.
La conclusione è sul futuro
Conclude il magazine: “Sui 40 ettari di Cinecittà, infatti, le ombre dei pini marittimi incrociano quelle di gru e ruspe. Entro il 2026 verranno costruiti cinque nuovi studi e verranno restaurate quattro strutture, tra le diciannove già esistenti. È difficile immaginare che solo dieci anni fa esistessero picchetti di sciopero nello stesso posto. I dipendenti rifiutarono il destino che i titolari allora promettevano loro: diventare un'altra tappa del cammino che porta tanti turisti a Roma. Gli studi rischiavano di essere smantellati e il personale assegnato ad un parco divertimenti”.