Roma
Cinema America lascia Trastevere, Bergamo: “Questo bando anima Roma”


Bergamo risponde ai ragazzi del Cinema America su Facebook
Il vicesindaco e assessore alla Cultura Luca Bergamo risponde ai ragazzi del Cinema America che in una conferenza stampa hanno annunciato la propria intenzione di lasciare Trastevere e di non partecipare al bando di Estate Romana targato M5S: “Il bando anima la vita culturale del territorio”.
“Prendo atto della decisione dell’Associazione Piccolo Cinema America di non partecipare al Avviso Pubblico (bando) dell’Estate Romana pubblicato oggi con oltre 60 giorni d’anticipo rispetto allo scorso anno. Ne prendo atto ma continuo a non condividere le ragioni di merito per cui l’Associazione dovrebbe percorrere un canale diverso dalle circa ottanta che hanno animato l’Estate Romana 2017. Tra queste, 48 ad ingresso gratuito, promosse da associazioni ed organizzazioni anch’esse, ciascuna a suo modo, espressione della volontà di animare la vita culturale del proprio territorio.
Il bando a cui APCA decide di non partecipare è quello che lo scorso anno ha consentito di restituire alla vita culturale cittadina spazi da tempo abbandonati come Villa Celimontana e Colle Oppio e, per la prima volta, integrare piazze e luoghi in tutti e quindici i municipi della città, in nome di quella diffusione sul territorio necessaria per facilitare la partecipazione culturale in una città molto estesa, fatta di tante anime e tanti territori. A questo fine sono state scritte le regole del bando che esaltano la relazione col territorio e le comunità di riferimento, offrendo con l’introduzione della triennalità condizioni inedite per programmare l’attività e consolidare questa relazione. Regole queste ispirate alle migliori procedure adottate in questa materia a livello comunitario, nei limiti consentiti dalla disciplina nostrana.
Le parole pronunciate in questi giorni esprimono una chiara opposizione alla politica dell’Amministrazione capitolina, opposizione legittima, che però la partecipazione al bando in nessun modo impedisce di esprimere. Le norme che sono state evocate a questo riguardo sono previste nello schema di “Protocollo di integrità di Roma Capitale”, introdotto dall’Amministrazione con deliberazione di Giunta Capitolina n. 40 del 27 febbraio 2015 e fanno parte della modulistica da utilizzare per partecipare all’Avviso. Parlano della condotta da tenere nel corso della procedura di selezione e non delle attività.
Mi è facile immaginare che tra le ottanta realtà che hanno animato l’Estate Romana vi siano organizzatori con variegate opinioni politiche e giudizi diversi sull’operato del Comune di Roma. Di certo questo non è un elemento che influisce sulle nostre decisioni ne’ su quelle di chi partecipa al bando conservando tutti le libertà di espressione consentite dalle leggi, dalla costituzione e dai trattati internazionali.
A me sembra che garantire percorsi chiari a chiunque voglia mettersi in gioco per svolgere le attività che predilige e per il loro tramite arricchire la vita della città serva molto a Roma. Una straordinaria normalità che concorre alla crescita del benessere collettivo, più delle forzature ed eccezioni a cui siamo davvero troppo abituati.
Sono certo che le rassegne organizzate dall’Associazione Piccolo Cinema America avranno successo come le tante iniziative che animeranno l’Estate 2018.
Questa città è molto più viva e ricca di quanto la polemica di questi giorni lascia intendere: per chi volesse sinceramente scoprire quanto viva e radicata nei territori sia l’offerta dell’estate romana fuori dal centro storico suggerisco, ad esempio, di godersi i progetti triennali in programma a Forte Aredatino, Corviale, Tor Tre Teste, Forte Bravetta, Tor Bella Monaca, Lunghezza, Primavalle”, ha concluso Bergamo.