Roma

Cinema chiusi da 1 anno: Cinecittà punta 300 mln sulla ruota del Recovery Plan

Cinema e audiovisivo nella crisi più profonda, I numeri e le analisi di Francesco Giro

di Francesco Giro

I cinema a Roma e nel Lazio, come in tutta Italia, sono chiusi da quasi un anno e rischiano di non riaprire più. Sarebbe una grave ferita per la cultura ma anche per la vita sociale di una comunità.  Solo a Roma 44 cinema con 223 schermi; 91 nel Lazio con 417 schermi. Un patrimonio in passato più esteso ma sempre rilevante e da tutelare e salvare anche perché impiega centinaia di addetti, fra loro molti giovani. 

A Roma il cinema italiano e internazionale ha sempre avuto storicamente ospitalità e un ruolo importante.  In tempi più recenti  hanno trovato spazio anche l'audiovisivo e la fiction televisiva. Basti pensare che a Roma è stata realizzata nel 1936-1937, più di 80 anni fa, una città del cinema, Cinecittà, con i suoi celebri teatri di posa, uno su tutti il n.5 utilizzato spesso da Federico Fellini per realizzare i suoi capolavori. Ma a Cinecittà oltre ai film dei grandi maestri italiani sono stati realizzati i kolossal delle majors americane. Nel 1951 venne girato Quo vadis? di Mervyn LeRoy e nel 1959 Ben Hur di William Wyler, che diedero a Cinecittà un grande prestigio e visibilità nel mondo. 

A Cinecittà hanno lavorato molti registi e attori italiani famosi come Federico Fellini, Ettore Scola, Sergio Leone, Luchino Visconti, Anna Magnani, Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Claudia Cardinale, Pier Paolo Pasolini ma anche registi e attori stranieri, tra i quali Martin Scorsese e Francis Ford Coppola. Nei suoi studi sono stati girati circa 3000 film, 90 dei quali hanno ricevuto una candidatura all'Oscar, vinta da 47 pellicole.

È talmente strategica la funzione di Cinecittà che addirittura il Recovery Plan prevede lo stanziamento di 300 milioni per costruire sei nuovi studi e restaurarne quattro.

Ma la crisi pandemica si è abbattuta anche sul sistema cinematografico e audiovisivo romano e del Lazio. I dati riguardanti l'esercizio cinematografico di Roma e Lazio (con totale numero Cinema, Schermi, Incassi e Presenze e perdita anno 2020 rispetto all’anno 2019) sono chiari e allarmanti. 

I cinema nel Lazio sono 91 con 417 gli schermi. Nel 2019 gli incassi sono stati circa 83milioni di euro per 12 milioni e mezzo di presenze. Nel 2020 gli incassi sono crollati a 23 milioni di euro (-72,4%) con 3 milioni e mezzo di presenze (-72,2%). 

In particolare a Roma i cinema sono 44 con 223 schermi. Gli incassi nel 2019 sono stati 60 milioni e mezzo di euro, per 8 milioni 700mila presenze. Nel 2020 a Roma gli incassi sono stati 16 milioni e mezzo (/72,8%) per 2 milioni e 400 mila presenze (-72,7%). È chiaro che il 2020 ha segnato la crisi più grave per le Sale Cinematografiche, con una chiusura pressoché ininterrotta dall’8 Marzo 2020 al 5 Marzo 2021 (data indicata dall’ultimo DPCM). Anche durante la parziale riapertura, con restrizioni e capienze ridottissime dal 15 Giugno al 25 ottobre, i Cinema sono stati totalmente privi di prodotto filmico e hanno segnato risultati di incassi e presenze insignificanti.

Nell’anno solare 2020 i Cinema in Italia e nel Lazio hanno fatto segnare una perdita di incassi e presenze pari al 72% rispetto al 2019. Dato dovuto solo all’incredibile risultato di Gennaio (col film “Tolo Tolo” di Zalone) e l’ottimo risultato di Febbraio 2020.

A partire dall’8 Marzo infatti la flessione è pari al 95% con ca. 610 milioni d' incassi persi (solo al box office, a cui sommare un buon 20-25% di mancati introiti derivanti da bar e altro) e 93 milioni di spettatori in meno (fonte Cinetel).

Nel 2020 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha messo in campo uno stanziamento straordinario di 110 milioni di euro dando vita al “Contributo Fondo Emergenza Covid-19” che in tre tranches diverse ha assegnato ai Cinema un indennizzo relativo alla perdita d' incassi da Marzo a Maggio 2020. In particolare il contributo è stato pari ad una quota fissa di 25.000€ più una percentuale di ca. il 53% sulla perdita al botteghino di quel trimestre. Inoltre, il Ministero ha accelerato l’iter dei contributi in tax credit (programmazione e investimento).

Invece, per le perdite relative alla “seconda chiusura” (dal 25 ottobre 2020 fino a tutto il 5 Marzo 2021), che riguarda già un periodo più lungo della prima chiusura e più importante in termini di incassi attesi, il Mibact ha stanziato 90 milioni che però non sono affatto sufficienti a colmare le perdite subite.

Oltre ad un nuovo doveroso Fondo Emergenza Covid legato a questa seconda chiusura imposta, il Ministero dovrebbe essere l’artefice d'iniziative fondamentali per evitare il tracollo del settore messo in ginocchio non solo da un anno di chiusure forzate, ma soprattutto dalle nuove abitudini di fruizione del prodotto filmico (piattaforme varie tipo Netflix; Chili; Amazon etc etc.) radicatesi in questi mesi, dalle incertezze dei mercati internazionali (USA, Cina, UK, Francia) e dalla diffidenza per i luoghi chiusi trasmessa in questi lunghi mesi di emergenza sanitaria.

Per questo e per salvaguardare un settore strategico sia per la filiera audiovisiva, che per il tessuto socio-economico delle città, il MiBact dovrebbe mettere in atto interventi decisivi per sostenere la ripresa dell'intero comparto tra cui:

• Promozione del cinema in sala attraverso un'imponente campagna di comunicazione

• CashBack Cultura, una formula mirata per rilanciare i consumi culturali in rapporto a quelli ordinari che avvengono nei piccoli e medi negozi di vicinato: dare impulso ai consumi attraverso la premialità di biglietti Cinema e Teatro.  

• Sostenere iniziative rivolte ai giovani (come in Francia) con biglietti a 4€ per tutti gli under 14.

• Accompagnare con provvedimenti mirati le uscite al Cinema dei film, soprattutto italiani e/o finanziati con Fondi Pubblici (sia statali che regionali) riaffermando così la priorità dell’uscita in Sala del prodotto cinematografico.

• Nell’anno 2020 al box office italiano si sono incassati € 182.509.209 per un numero di presenze in sala pari a 28.140.682;

• Rispetto al 2019 si è registrata una diminuzione degli incassi e delle presenze rispettivamente del 71,30% e del 71,18%;

• Determinante la chiusura dei cinema per più di cinque mesi a causa dell’emergenza sanitaria a partire, in alcune regioni, dal 24 febbraio e poi in tutto il territorio dall’8 di marzo sino al 14 giugno e poi nuovamente dal 25 di ottobre;

• In precedenza, alla fine del mese di febbraio, prima dell’inizio dell’emergenza, il mercato cresceva invece in termini di incasso di più del 20% rispetto al 2019, del 7% circa sul 2018 e di più del 3% rispetto al 2017 e seguiva ad un anno, il 2019, che aveva registrato il 5° miglior risultato dal 1995 in termini di incasso;

• Se si considerano i dati a partire dal giorno 8 di marzo l’incasso registrato nel 2020 è stato di € 33.770.655 per un numero di presenze pari a 5.356.204 biglietti venduti. Rispetto allo stesso periodo del 2019 si tratta di calo del 93,20% degli incassi e del 92,96% delle presenze;

• Nel 2020 sono stati distribuiti in sala 246 nuovi film di prima programmazione (-277 rispetto al 2019) di cui 124 di produzione o co-produzione italiana (-93 rispetto al 2019) per una quota del 50,4% sul totale (era del 41,5% nel 2019);

• Rimane comunque particolarmente significativo rispetto allo scorso anno il box office della produzione italiana (incluse le co-produzioni) che nel 2020 ha registrato un incasso di 103.2 milioni di € (135 milioni di € nel 2019; - 23,57%) per una quota sul totale del 56,56% (nel 2019 era del 21,24%) grazie agli importanti risultati del cinema nazionale nei mesi di gennaio e febbraio tra cui “Tolo Tolo”, primo incasso dell’anno;

• E’ diminuita con % maggiori la quota del cinema statunitense con un risultato sul totale del 28,42% (era del 65,15% nel 2019) per un incasso di circa 51.8 milioni di € (414.3 milioni nel 2019; -87,48%);

• Oltre al film diretto da Checco Zalone hanno registrato il secondo e il terzo migliore incasso dell’anno altri due titoli sempre italiani, “Me contro Te - il film” (9.5 milioni) e “Odio l’estate” (7.5 milioni);

• il 2020 era iniziato con l’ottimo incasso del mese di gennaio che aveva registrato il terzo miglior risultato degli ultimi 10 anni e il quarto in assoluto superiore ai 100 milioni di € dal 1995, anno di inizio delle attività di rilevazione da parte di Cinetel;

• Anche il mese di febbraio era iniziato con il segno positivo, sempre grazie all’importante contributo delle produzioni italiane. L’arrivo dell’emergenza sanitaria e la graduale e conseguente chiusura dei cinema ha però determinato sul periodo un risultato negativo (-15,35% in termini di incassi);

• I mesi successivi sono stati tutti a segno negativo e tra questi aprile, maggio, novembre e dicembre non hanno registrato né incassi, né presenze;

• Superiore sia il numero di complessi (+86) che di schermi (+122) presenti e attivi nel campione Cinetel rispetto al 2019 per un numero complessivo pari a 1.309 cinema e 3.667 sale;

• La crescita è stata determinata soprattutto dall’ingresso nel campione, a seguito della promozione del progetto “Moviement Village”, di 152 nuove “arene estive” corrispondenti a 158 schermi aggiuntivi rispetto al 2019. 158 schermi aggiuntivi rispetto al 2019.

Il Contributo “Fondo Emergenza” del Mibact ha coperto una quota parte marginale della perdita reale degli incassi e per precisione solo quella relativa al periodo Marzo, Aprile e Maggio 2020.

Il contributo (versato in 3 rate) è stato caratterizzato da una quota fissa di 25.000€ a struttura, più il 53% ca. dei mancati incassi rispetto al 2019 sempre riferiti al periodo suddetto.

Il Fondo Emergenza a livello nazionale, riservato all'esercizio cinematografico, è stato quindi pari a 110 milioni di Euro complessivi.

Tornando al nostro discorso iniziali questi i dati di Roma e Lazio:

Perdita Cinema del Lazio (Marzo/Maggio 2020): ca. 20,6 milioni; fondo emergenza erogato: 13,1 milioni (92 strutture);

Perdita Cinema di Roma (Marzo/Maggio 2020): ca. 14,5 milioni; fondo emergenza erogato: 8,7 milioni (44 strutture).

 Va considerato però che dall’inizio dell’emergenza sanitaria (Marzo 2020) alla data di chiusura obbligata finora sancita (5 Marzo 2021),

che include il periodo natalizio (ca. 30-40% dell’incasso stagionale), la perdita complessiva sarà la seguente:

Perdita Cinema del Lazio (Marzo 2020/Marzo 2021): ca. 81,3 milioni;

Perdita Cinema di Roma (Marzo 2020/Marzo 2021): ca. 55,1 milioni;  

Questa è la perdita già sicura solo per il botteghino a cui va aggiunto un ulteriore 25% relativo alla perdita di entrate accessorie (ad es. contratti pubblicitari delle concessionarie; food and beverage; noleggi sale per eventi vari etc.