Roma

Cinema Palazzo, il Municipio II ordina al Comune di comprarlo. Costa 3 milioni

Approvato un documento dal Municipio a guida Pd in cui si impegna a richiedere alla Raggi l'acquisizione dello stabile sgomberato 25 novembre scorso

Cinema Palazzo, acquistarlo per rimetterlo a disposizione della cultura e del quartiere San Lorenzo: il Municipio II, a guida Pd, ordina al Comune di trovare dei fondi pubblici per comprare l'immobile sgomberato il 25 novembre scorso. Una acquisizione che sosterebbe alle casse comunali circa 3 milioni di euro.

La richiesta è di questa mattina, quando il Municipio guidato dalla presidente Francesca Del Bello ha approvato un documento che “impegna questa amministrazione a richiedere alla Sindaca e alla sua Giunta di ribadire con forza l’interesse pubblico dell’esperienza e della funzione del Cinema Palazzo nonché di proseguire con determinazione nel tavolo di confronto già avviato con l’attuale proprietà al fine di giungere ad una acquisizione al patrimonio pubblico dell’immobile dell’ex Cinema Palazzo, nel bilanciamento degli interessi delle parti”.

“Vogliamo garantire che la destinazione d’uso dell’immobile sia esclusivamente rivolta ad attività culturali e sociali e che vengano avviate tutte le procedure necessarie per vincolare l’immobile come bene storico, architettonico e culturale – si legge in una nota della presidente Del Bello e dei gruppi Pd, Radicali e della rappresentanza di Liberare Roma –. In un quartiere in sofferenza per il progressivo svuotamento sociale e culturale ed a rischio di un ulteriore rafforzamento del racket e dell’usura, l’esperienza culturale, civica, con approccio inclusivo del cinema Palazzo aveva ed ha bisogno di essere convertita in un’occasione di arricchimento globale in un contesto legale. Il Cinema Palazzo rappresenta un simbolo, non solo per il quartiere di San Lorenzo, ma per tutta la città di Roma e in questi anni ha rappresentato un’importante testimonianza di come le battaglie dei cittadini nate per opporsi ai rischi di una speculazione possano poi trasformarsi in una idea di città aperta e inclusiva”.

La decisione del Municipio II ha mandato su tutte le furie Fratelli d'Italia: “Sarebbe uno schiaffo alle necessità economiche della città, uno schiaffo ai cittadini che si sentono abbandonati dalle istituzioni – scrivono in una note i consiglieri di FdI in Municipio II, Holljwer Paolo e Sandra Bertucci, e Stefano Erbaggi, esecutivo romano di Fratelli d'Italia –. Dispiace che, al momento del voto, il fronte di opposizione di Centrodestra non sia stato compatto nel dire 'no' a questo documento. Per l'ennesima volta, infatti, il Presidente della Commissione Trasparenza, che dovrebbe rappresentare le istanze di legalità sul territorio, al momento del voto non era presente in aula, facendo di fatto gioco e stampella al Centrosinistra. Non è la prima volta che assistiamo ad episodi come questo, con assenze tattiche o voti in difformità a quelli della coalizione - concludono -. Soltanto con un Centrodestra unito, compatto e radicato sul territorio, è possibile dar vita ad una alternativa vera al Movimento 5 Stelle e al Centrosinistra che negli anni hanno totalmente distrutto questo quadrante della città".