Cinghiali al parco giochi: in quattro a spasso tra le altalene di Spinaceto
Ennesimo avvistamento di cinghiali nell'area urbana di Roma. Istituito un tavolo tecnico per fronteggiare il problema
Una famiglia di cinghiali a spasso per Spinaceto: una mamma e i suoi tre cuccioli hanno invaso il parco giochi del quartiere a sud est di Roma.
I quattro stavano cercando del cibo, attirati probabilmente dalla spazzatura, nei pressi della biblioteca comunale intitolata a Pier Paolo Pasolini. Ad immortale l’episodio un residente della zona, Guglielmo Cecere, che ha pubblicato su YouTube il divertente video della passeggiata dei mammiferi tra le giostre.
Ispra: cosa si rischia a dare da mangiare ai cinghiali in città
Ma non è la prima volta che dei cinghiali invadono i centri abitati di Roma: già in passato, infatti, erano stati avvistati alcuni esemplari nella zona nord della Capitale.
Le incursioni di questi animali nelle aree urbane è talmente abituale da mettere in allarme l’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che invita i cittadini a non dare da mangiare ai cinghiali in città.
Fornirgli cibo è infatti una pratica assolutamente sconsigliabile, perché favorisce l'abitudine di questi animali all'uomo con potenziali rischi per le persone, senza dimenticare che tale comportamento implica rischi anche per gli stessi mammiferi.
Il cinghiale è, per sua natura, un animale selvatico e può reagire all'interazione mordendo o spingendo violentemente. Inoltre, questa frequentazione comporta rischi per gli animali domestici come cani e gatti che possono essere aggrediti dai cinghiali con conseguenze anche gravi. Facilitando la presenza dei cinghiali vicino a strade e abitazioni, non è infine da sottovalutare il rischio di incidenti stradali che possono essere provocati dal loro attraversamento.
Il foraggiamento dei cinghiali è inoltre espressamente vietato dalla legge 221/2015 che prevede, per chi contravviene a tale divieto,l'arresto da 2 a 6 mesi o l'ammenda da 500 a 2.000 euro. Per la città
di Roma vige una specifica ordinanza del 2016 in cui si ordina di ''non distribuire alimenti ai colombi, gabbiani e altri animali appartenenti alla fauna selvatica su aree pubbliche'' perseguibile con una sanzione da 50 a 500 euro.
Per affrontare l’emergenza cinghiali nell'area urbana della Capitale, è stato istituito un tavolo tecnico che vede coinvolti la Prefettura, il Comune di Roma, la Città Metropolitana, la Regione Lazio, Ispra e altri enti pubblici competenti.
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