Roma
Cinquantamila fantasmi vivono in strada. A Roma l'Ostello più grande d'Europa
Un esercito in continua crescita, è quello dei senza casa, veri e propri fantasmi spesso neppure registrati all'anagrafe che vivono in strada o in alloggi di fortuna: in 50mila nei mesi novembre e dicembre 2014 hanno utilizzato almeno un servizio di mensa o accoglienza notturna in Italia: 3mila in più rispetta a 3 anni fa. Il dato emerge dall'indagine condotta in 158 comuni italiani, a seguito di una convenzione tra Istat, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Federazione italiana degli organismi per le persone senza dimora e Caritas Italiana. Si tratta per lo più di uomini, 85,7%, più della metà stranieri con meno di 54 anni, persone per cui la strada è diventata una vera e propria casa oltre 4 anni.
Proprio per venire incontro alle centinaia di clochard che vivono nella Capitale, più di 8mila secondo le ultime stime, in concomitanza con il Giubileo della Misericordia, è stato restaurato l'Ostello Don Luigi Di Liegro e la mensa San Giovanni Paolo II di via Marsala 109. Il centro d'accoglienza a due passi dalla Stazione Termini, con la creazione di un nuovo centro diurno, è diventato così uno dei più grandi e moderni centri di accoglienza in Europa per le persone senza fissa dimora: 300 i posti letto, mentre la Mensa offre 500 pasti ogni sera.
A tagliare il nastro, il cardinale vicario Agostino Vallini, insieme al vescovo Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, il direttore della Caritas, monsignor Enrico Feroci.
Durante la cerimonia è stata scoperto il mosaico del Giubileo e la Porta Santa della Carità, un'opera dell'artista padre Marko Ivan Rupnik, che il Papa varcherà il prossimo 18 dicembre. Con l'occasione, Caritas Diocesana e Fs lanciano la nuova campagna di raccolta fondi per il restauro e l'acquisto di nuovi arredi dell'Ostello: centrinaia di volontari della Caritas e del Gruppo Fs presenti nelle principali stazioni distribuiranno, a bordo dei convogli di Trenitalia, circa 50mila confezioni di barrette di cioccolata prodotte dalla società "Papa Dolceamaro". L'offerta di almeno tre euro servirà a finanziare le attività, parte del mobilio e la realizzazione del nuovo centro diurno operativo dal prossimo anno.