Roma
Circeo su Rai 1: “Dal massacro la legge sulla violenza sessuale è cambiata"
Cristina Michetelli, avvocato e giurista, sulla serie tv. “Il Comune di Roma il 25 discuterà una mozione per intitolare una via a Tina Lagostena Bassi"
Martedì è andata in onda su Rai 1 la prima puntata della serie TV dedicata al cosiddetto "massacro del Circeo". Un fatto di cronaca violentissimo e drammatico, accaduto quasi 50 anni fa, dove due ragazze giovanissime, Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, sono state brutalmente stuprate e massacrate di botte da alcuni giovani della Roma bene e fascista di allora.
La conclusione è stata la morte di Rosaria ed il tentato omicidio di Donatella, rinvenuta, insieme con la sua amica cadavere, nel bagagliaio di una macchina.
I giovani non conoscono questa storia
Le giovani generazioni non conoscono questo fatto, che ha segnato un'epoca, non solo per la sua gravità, ma per la consapevolezza acquisita da quel momento dai movimenti femministi che bisognava condurre una lotta, dentro e fuori le aule giudiziarie, contro la vittimizzazione secondaria delle persone offese nei processi e per cambiare la legge sulla violenza sessuale, fino ad allora considerata un reato contro la morale pubblica e il buon costume e non contro la persona. La sceneggiatura è chiaramente figlia dei nostri tempi, e con piacere ho apprezzato il ricordo del grande Avvocato Fausto Tarsitano, che ho avuto l'onore di conoscere.
La vera protagonoista del processo fu "l'avvocata della donne", Tina Lagostena Bassi
La protagonista legale di quel processo fu invece Tina Lagostena Bassi, colei che venne da lì chiamata l' "Avvocata delle donne", che portò i movimenti femministi nelle aule di Giustizia accanto alle vittime e che successivamente fu anche coautrice e firmataria della nuova legge contro la violenza sessuale del 1996.
Il 25 il Pd di Roma discuterà una mozione per ricordare
Un percorso che il Partito Democratico ricorderà in Aula Giulio Cesare in concomitanza con il prossimo 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, attraverso una mozione a mia prima firma, che ho presentato due settimane fa, ben prima dell'annuncio della messa in onda della serie "Circeo", per intitolare una strada o una piazza a questa protagonista della nostra storia contemporanea, che tanto si è battuta per i diritti delle donne.
Nella toponomastica della nostra Capitale le strade o le piazze intitolate a donne sono meno del 4%, a fronte del 40% di quelle che hanno nomi di uomini.
Valorizzare e ricordare le donne che hanno contribuito al progresso del Paese
Dobbiamo valorizzare le donne che hanno contribuito al progresso socio culturale del Paese e coltivarne la memoria per le nuove generazioni. Un atto dedicato a tutte le donne, ma soprattutto alle Avvocate che in passato e oggi, tutti i giorni, hanno combattuto e combattono nei Tribunali e fuori le loro battaglie accanto alle vittime di violenza.