Roma
Città Metropolitana di Roma senza soldi. Le strade provinciali crateri lunari
L'ex Provincia di Roma trasformata in buco nero amministrativo: approvato solo a fine a luglio il previsionale del 2020
La Città Metropolitana? E' un buco nero amministrativo, un Ente che teoricamente dovrebbe gestire scuole e strade e ambiente che invece si ritrova senza il becco di un quattrino in cassa.
C'era una volta la Provincia di Roma, ora si chiama Città Metropolitana è il sindaco si chiama Virginia Raggi. Solo che il primo cittadino di quella città costruita intorno alla Capitale, se ne interessa poco e niente e demanda tutto alla sua vice Teresa Zotta, fedelissima M5S alla quale tocca l'ingrato compito di suonare il de pofundis dell'ente creato dalla riforma del Pd Del Rio.
Il 27 luglio settimo mese dell'anno, la Città Metropolitana è riuscita ad approvare il bilancio di previsione del 2020 con un'incognita: restano le opere programmate per il triennio ma non c'è un piano perché non ci sono soldi. E così tutto ciò che è al di fuori del Raccordo Anulare è un po' come la Luna. Strade piene di crateri e toppe malmesse come a sud l'Ardeatina che grida vendetta e a est la Nomentana che ormai è ai limiti della praticabilità, condannate a rimanere tali e ad aggravare la situazione arriveranno le piogge in autunno. E all'orizzonte non ci sono lavori proprio perché non ci sono soldi. Lo ha detto la vice Raggi approvando il bilancio: “La situazione ovviamente non ci permette di programmare, anche se abbiamo garantito gli investimenti per le opere pubbliche previste nel piano triennale delle opere. La Città metropolitana di Roma ha bisogno di sostegni strutturali che ci consentirebbero di far fronte ad un territorio vasto come quello che amministriamo. Scuole, strade e ambiente sono settori importanti per la vita dei cittadini ai quali non possiamo certamente derogare”.
E basta dare uno sguardo al sito istituzionale per capire di cosa si occupa la Città Metropolitana: “Sfalci e potature delle strade provinciali”, che l'estate ha trasformato in tante jungle, Un assisti alla Raggi per i Fori Imperali, il ricordo dei caduto del bombardamento di San Lorenzo, i saluti per un'opera nel parco di Veio, la partecipazione al tornei di pallanuoto di Bracciano e le gare d'appalto per rimettere mano ai plessi scolastici, una di quelle competenze che si mangia la maggior parte del bilancio. In sintesi, tolte le scuole il resto è fuffa, tant'è che la stessa vice Raggi ha ammesso candidamente di aver messo mano ad un piano di contenimento delle spese.
L'ingenua spensieratezza con la quale viene amministrato l'ente che dovrebbe cucire l'hinterland con Roma, fa sì che nella home page del web istituzionali appaia anche il modulo con il quale gli automobilisti che vivono in provincia possono chiedere il risarcimento danni per le buche stradali, unica soluzione per ristorare chi le strade lisce le vede solo sulle pagina Fb dei consiglieri 5 Stelle.