Roma
Colosseo a caro prezzo: il biglietto d'ingresso aumenta da 12 a 16 euro
Visitare il Colosseo costerà, a romani e turisti, 4 euro in più dal 1 novembre
Entrare al Colosseo sarà sempre più caro. Aumentano i prezzi dei biglietti: a partire dal prossimo 1 novembre, l'ingresso “basic” del Parco archeologico del Colosseo, che consente di visitare l'anfiteatro Flavio, il Foro Romano e il Palatino, aumenterà da 12 a 16 euro (+33%), rimanendo valido per 1 giorno.
Oltre al biglietto “basic”, sarà possibile acquistare anche un ticket “full experience”, da 22 euro e valido 2 giorni, che permetterà di visitare il Colosseo (compresa l'arena), il Foro Romano, il Palatino e i siti “super” del Palatino, come la Casa di Livia e la Casa di Augusto, il criptoportico neroniano, la Domus Transitoria e Santa Maria Antiqua. Da lunedì 11 marzo, inoltre, esiste un biglietto “Foro Palatino Super”, al prezzo di 16 euro, che consente le stesse visite del biglietto “full experience”, ma senza il Colosseo.
L'ultima volta che il biglietto dell'anfiteatro Flavio fu aumentato fu nel 2008, ha spiegato la direttrice del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, annunciando in una conferenza stampa queste novità riguardanti le politiche di ticketing. Russo ha sottolineato come il prezzo del biglietto del monumento sia ormai diventato più basso rispetto a quello di "molte altre attrazioni confrontabili" e come sia rimasto stabile negli ultimi anni a fronte di un aumento del prezzo negli altri siti. Per esempio, ha osservato Russo, il biglietto “base” del Met di New York costa 22 euro, quello di Versailles 18, quello dei Musei Vaticani 17, quello del Louvre 15, così come quello di Pompei.
Immediata la risposta del Codacons al caro prezzi del Colosseo: “L’incremento tariffario del +33% è senza dubbio abnorme, e ci chiediamo come saranno utilizzati i maggiori proventi derivanti dall’aumento del biglietto – spiega il presidente Carlo Rienzi –. Ci auguriamo che le risorse derivanti dagli ingressi al Colosseo siano interamente utilizzati per migliorare l’offerta culturale della capitale, e non vadano in tasca a soggetti privati o utilizzati per fini diversi”.