Colosseo: sfrattati al mattino e dimenticati, rioccupano la sera con Casapound
Sfrattati al mattino, rioccupano la sera. "Il Comune non mantiene le promesse. Addirittura arriva a mentire pur di cacciare due famiglie italiane in grave difficoltà dalla loro casa, non esitando a lasciare per strada un'anziana signora malata e una famiglia con due bambini".
Lo afferma il vicepresidente di CasaPound Italia Simone Di Stefano annunciando che giovedì sera i militanti del movimento hanno aiutato la signora Laura e la famiglia del signor Massimo a rientrare nello stabile di via del Colosseo 73 che avevano lasciato al termine di una trattativa durante la quale l'amministrazione aveva promesso di alloggiarli temporaneamente in un residence e di prenderli in carico in vista dell'assegnazione di un alloggio popolare.
"Abbiamo vissuto una situazione che mai avremmo creduto di vedere. Famiglie italiane truffate da chi, come la Raggi, si è fatta eleggere promettendo di essere 'alle dipendenze dei cittadini' e di impegnarsi per gli occupanti - spiega Di Stefano - Dall'una alle 20 di ieri sera la signora Laura e la famiglia di Massimo hanno atteso su una panchina del residence alle porte di Roma che il Comune mandasse un fax per formalizzare la richiesta al gestore della struttura. Il fax però non è mai arrivato e, alla richiesta del gestore, il dipartimento delle Politiche abitative ha risposto che la situazione delle due famiglie italiane non era d'interesse del Campidoglio. A Laura e Massimo non è dunque rimasto altro che rientrare, con il nostro aiuto, nella casa che occupano da trent'anni. Oggi dalla finestra di quel palazzetto pende una gigantografia della Raggi su cui sono scritte le parole che l'attuale sindaco aveva pronunciato in campagna elettorale: 'Non faremo sgomberi coatti e aiuteremo gli occupanti a trovare una ricollocazione'. Ora chiediamo al sindaco di non umiliare ancora una volta l'amministrazione facendo della sua parola carta straccia".