Roma
Colosseo, tornano i gladiatori: installazioni multimedia nei sotterranei
Evento nel cuore del Colosseo: "Gladiatori nell'arena": ricostruzioni virtuali per vivere a pieno la storia dell'antica Roma
Il Parco archeologico del Colosseo presenta l'evento espositivo "Gladiatori nell'Arena. Tra Colosseo e Ludus Magnus": un'istallazione multimediale permanente e una temporanea - visitabile dal 21 luglio al 7 gennaio - all'interno dei sotterranei del Colosseo.
Tecnologia e storia
Grazie a una sofisticata presentazione multimediale con proiezione olografica, perfettamente orientata sull'asse Colosseo-Ludus Magnus, sarà virtualmente demolito il muro che interrompe il collegamento, restituendo così al pubblico una visione unitaria dell'area archeologica contemporanea, mentre i gladiatori torneranno a solcare l'originario pavimento in opus spicatum del criptoportico, avanzando verso l'Arena vestiti delle loro pesanti armature.
Ideato dal Parco Archeologico
Ideato e realizzato dal Parco archeologico del Colosseo con la curatela di Alfonsina Russo, Federica Rinaldi, Barbara Nazzaro e Silvano Mattesini l'idea dell'iniziativa nasce dal recupero e dalla valorizzazione del criptoportico orientale del Colosseo che in età romana collegava l'Arena con il quartiere delle palestre realizzate dall'imperatore Domiziano, di cui quella più famosa è il Ludus Magnus, la più grande, ma anche l'unica di cui si conserva parte delle strutture antiche. Qui i gladiatori si allenavano e si preparavano alle esibizioni.Nel XIX secolo la costruzione di un collettore fognario a servizio del popoloso quartiere Esquilino ha interrotto questa antica connessione, che oggi finalmente torna ad essere ripristinata.
Esperienza unica
Per rendere ancora più completa questa esperienza di conoscenza e valorizzazione, la riapertura del criptoportico dei gladiatori sarà raccontata assieme ad una esposizione temporanea che intende illustrare una selezione delle principali tipologie di coppie di gladiatori che si esibivano in combattimento sul piano dell'Arena e che con ogni probabilità proprio dal Ludus Magnus e dalle limitrofe caserme arrivavano al Colosseo. L'allestimento, che si snoda in alcuni degli ambienti sotterranei degli ipogei, abbina reperti originali di età romana, che riproducono immagini di gladiatori colti nelle tipiche posizioni da combattimento, con ricostruzioni, al vero, delle loro armature, realizzate secondo la tecnica antica dello sbalzo e della fusione dal maestro Silvano Mattesini. Infine un video illustra le fasi delle riproduzioni delle armature, forgiate con il ricorso alle tecniche antiche, nell'ambito di un progetto di archeologia sperimentale.