Roma
Colpisce il fratello con una mannaia. Tenta di dare fuoco al padre. Arrestati
Prende una mannaia e cerca di uccidere il fratello. E' successo a Ciampino. Ad Artena, invece, un uomo prende una tanica di benzina e cosparge il padre, minacciando di dargli fuoco.
Il primo episodio domenica pomeriggio. L’uomo, R.I., italiano di 58 anni, che vive a Ciampino, domenica pomeriggio, tornato a casa, ha aggredito, senza un apparente motivo, il fratello colpendolo al capo con una mannaia che aveva nascosto all’interno del proprio casco. Malgrado ferita, la vittima è riuscita a scappare attraverso il balcone dell’abitazione rifugiandosi sulle scale condominiali. Grazie all’intervento dei familiari l’aggressore ha desistito e si è allontanato dall’appartamento lasciando l’arma in cucina.
Quando sono arrivati i poliziotti, chiamati dagli altri parenti, hanno trovato la vittima in strada sanguinante. Soccorsa da personale medico è stata accompagnata in ospedale per le cure del caso. R.I. invece, contattato telefonicamente dagli investigatori, è stato convinto a costituirsi e per lui si sono aperte le porte del carcere.
Lite furibonda ad Artema
Ad Artena, in provincia, un 37enne, è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio e incendio doloso. I fatti si sono svolti all'interno dell'esercizio commerciale che l'uomo gestiva insieme con il padre di 62 anni: al culmine di una discussione sorta tra i due per futili motivi, il 37enne si è procurato una tanica di benzina con cui ha minacciato di dare fuoco al genitore. La vittima è riuscita a scappare dal negozio e a quel punto il figlio ha pensato bene di sfogare la sua rabbia appiccando un incendio nei locali del loro esercizio commerciale. Le fiamme, che sono state spente dai Vigili del fuoco di Colleferro intervenuti sul posto dopo pochi minuti, hanno provocato ingenti danni all'immobile e, solo fortunatamente, nessuno è rimasto ferito. L'uomo adesso si trova nel carcere di Velletri su disposizione dell'autorità giudiziaria che ha convalidato l'attività svolta dai carabinieri e confermato la misura cautelare in carcere.