Commercio abusivo, “Raggi restaura l'era Veltroni”. I vigili contro il Comune
Il Sulpl critica l'idea del Comune di trovare tra i dipendenti un nuovo gruppo che si occupi di contrastare l'abusivismo
Raggi riporta indietro le lancette degli orologi per Roma a quasi 10 anni fa, altro che rinnovamento e cambiamento. Lo sostiene il sindacato dei vigili Sulpl che critica il nuovo progetto del Comune per combattere l'abusivismo commerciale.
Stefano Giannini, segretario di Roma del Sulpl, il sindacato unitario lavoratori di polizia locale, spiega che è partita il 7 giugno con protocollo 40043* una richiesta da parte del Comune di Roma di trovare per conto dell’Assessore al Commercio un gruppo di dipendenti comunali per formare di nuovo un gruppo che si occupi di contrastare le varie forme di abusivismo commerciale.
Una iniziativa che "di fatto porta a ricostituire il gruppo di Ispettori annonari che furono sciolti ed in parte di questi assorbiti all'interno del Corpo di Polizia Locale e che diverso lustro ha già portato all'amministrazione con operazioni congiunte anche con ASL ed Aequaroma", dice Giannini. "Mentre per la Polizia Locale ad esempio ci sono precise e stringenti norme relative alla prevenzione della corruzione con rotazione negli incarichi constatiamo come le stesse poi siano aggirate per altro personale del Comune che va a formare dei nuclei fissi quasi come se fossero una polizia privata a disposizione dell'assessore di turno".
A parere del sindacalista, "togliere altro personale alle strutture periferiche come i Municipi li mette in difficolta' nella erogazione di servizi e la stessa direttrice del I Municipio, forse quello più esposto al commercio abusivo, ha già manifestato la sua protesta con una lettera inviata al Segretario generale in cui minaccia l'interruzione del pubblico servizio in carenza di personale".
Giannini aggiunge che con un concorso che si avvia alla sua conclusione "chiediamo alla sindaca Raggi, visto che già avevamo chiesto informazioni all'assessore e che queste non sono mai arrivate, che receda da questa idea che sa di restaurazione e che non sottragga alla Polizia Locale competenze di vigilanza e controllo e personale ai municipi per effettuarlo, ma che destini una cospicua parte dei neo assunti proprio al contrasto del commercio abusivo. In caso contrario chiederemo ai nostri locali di rivolgersi ai tribunali amministrativi e contabili per verificare se sia tutto o meno confermo alle legislazioni vigenti".