Roma

Comunali Lazio, Leodori forse Governatore: “La coalizione Pd-5 Stelle è ok”

ll vicepresidente della Giunta del Lazio analizza il voto: “Tornata complessa ma abbiamo tenuto e bene. Ora Primarie di coalizione”

Comunali 2022, i numeri che escono dalle urne dicono sempre la verità. E ne è convinto il Pd Daniele Leodori, assessore e vicepresidente della Giunta Zingaretti, ma anche candidato governatore nel 2023. “E quindi per fare una seria analisi, bisogna confrontare il voto di 5 anni fa con quello di oggi”.

E così il Pd in configurazione campo largo con Cinque Stelle che hanno smesso di brillare, non esulta ma guarda il lato positivo che esce dalle urne.

Allora Leodori, con la sua consueta moderazione, giù il velo sui risultati elettorali nei capoluoghi e nei Comuni del Lazio dove si è votato domenica scorsa.

“Considerando che la tornata di 5 anni fa ci aveva visto sconfitti in tutti i Comuni, a me sembra che il risultato della coalizione sia positivo. Tranne un paio di casi ci sono risultati importanti ma non scontati. Ci sono i ballottaggi di Viterbo e Frosinone. In provincia di Roma, tranne Ladispoli e Guidonia o vinciamo al primo turno o andiamo al ballottaggio come Ciampino e Ardea. Ripeto: 5 anni fa eravamo all'opposizione e la tenuta è più che positiva”.

E nei Comuni dove il Pd ha corso con i 5 Stelle?

“In tutti i questi comuni abbiamo appunto corso con la coalizione che abbiamo in Regione, tranne Guidonia dove andavamo divisi e non siamo andati al ballottaggio per 200 voti, per gli altri, complessivamente ha dato risposte sperate. Ora aspettiamo con fiducia i ballottaggi”.

Da quale Comune si aspettava qualcosa di più?

“Mah, ripeto con la consapevolezza della difficoltà, l'obiettivo era il ballottaggio ovunque. Tranne a Guidonia l'obiettivo è stato raggiunto. Qui potevamo avere di più ma sapevamo che era complesso”.

Che ne pensa del risultato del centrodestra che esulta?

“Non vedo troppi motivi per esultare, Credo che entrambe le coalizioni abbiamo rispettato le previsioni della vigilia. Lo ripeto: noi eravamo in tutti i Comuni all'opposizione. Vincere anche in un solo comune per noi è stato un passo avanti. Nel 2017 ci fu un'elezione complicata anche nei capoluoghi come Frosinone dove non siamo arrivati neanche al secondo turno”.

Parliamo di Regionali 2023. Secondo lei le Primarie sono una tappa obbligatoria? Esiste la possibilità di Primarie di coalizione?

“A questo punto le Primarie di coalizione potrebbero essere nelle cose. Vista come tappa di avvicinamento alla tornata elettorale di primavera prossima. Sarà un confronto su temi, modalità di scelta del candidato presidente. Il metodo è quello del coinvolgimento della vita sociale, politica ed economia della nostra regione”.

La formula Pd+5 Stelle come esce da questa tornata?

“Credo che la l'alleanza non sia indebolita. Credo che debba confrontarsi sui temi e trovare temi condivisi e lavorare su una coalizione più ampia possibile e che individui un terremo comune di lavoro. Ogni elezione è una storia a sé. Questa vedeva al voto tutte città complicate in cui eravamo all'opposizione. Questo dato non si può non tenere in considerazione. Potevamo aspettarci qualcosa in più ma il quadro è che la colazione esce meglio di 5 anni fa. E l'anno successivo abbiamo vinto le regionali. Chi fa altri calcoli sbaglia”.

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