Roma

Comunali Roma 2026: Nicola Colosimo lancia il guantone di sfida al Pd di Gualtieri e ai Fratelli d'Italia della cugina Chiara Colosimo

Chi è il vicesegretario del Movimento Indipendenza di Gianni Alemanno e perché si è candidato a sindaco di Roma a 29 anni

Quando nel 2026 a Roma si voterà, i romani sulla scheda troveranno un 31enne di Destra che da solo sfiderà l'uscente Roberto Gualtieri e persino il Mister X che Fratelli d'Italia indicherà con Lega e Forza Italia. Si chiama Nicola Colosimo, oggi ha 29 anni, “allievo” di Gianni Alemanno e del Movimento Indipendenza ma è anche il cugino di Chiara Colosimo, presidente sì della commissione Antimafia ma anche “pupilla” di Giorgia Meloni.

Per arrivare a candidarsi “sindaco di Roma”, Nicola Colosimo ha preso una rincorsa lunga per un viaggio che è cominciato sabato 2 dicembre e che si concluderà a primavera inoltrata del 2026.


Il guantone di sfida per il Campidoglio

Come tuti i giovani ha il fuoco sacro e se poi si va a scavare si scopre che è un pugile: è possibile che sia il centrosinistra di Gualtieri che Fratelli d'Italia “alla romana”, invece che il guanto di sfida si troveranno servito un guantone. Possibilità si salire in Campidoglio? Ad oggi praticamente zero, ma guai a provare a dirglielo. Diploma Scientifico iniziato al Calasanzio e concluso al Visconti, la “creatura” che è già vicesegretario di partito, ha dalla sua un network di giovani che lo seguono da quando, a 13 anni, ha iniziato ad appassionarsi alla politica. E dove se non nella Destra Sociale romana dove, in ordine, Dio e la dottrina sociale se la battono con la Patria e la Famiglia è una sintesi che con fa rima con società e uguaglianza? E così il “cucciolo”, dopo anni di disperazione dei genitori, ha anche ottenuto io via libera per fare sul serio.

Allora Nicola, meglio mettersi in gioco o scendere in campo?

“Dal mio punto di vista, molto meglio mettersi in gioco”.

Dalla militanza e dall'impegno come candidato nella Capitale, il salto in lungo è da primato olimpico...

“Vengo da anni di militanza e impegno. La mia famiglia mi ha sempre sconsigliato ma quando hanno visto che sono paziente e coerente mi ha sostenuto hanno apprezzato passione e determinazione. Il Movimento Indipendenza è una delle poche forse politiche che attira studenti e universitari; una delle pochissime proposte politiche per la cittadinanza. E sabato scorso a largo Goldoni abbiamo dato un segnale di vivacità con tanti giovani tra i 18 e i 25 anni”.

E questa è la propaganda e ci sta... Ma lei ha parlato con sua cugina Chiara Colosimo del suo progetto lontano da Fratelli d'Italia?

“No, lei ha la sua linea fa parte di un altro mondo politico che non si sta rivelando un punto di riferimento. La pensiamo in maniera diversa su tanti temi”.

Quali ad esempio?

“Il mondo di Fratelli d'Italia continua a sostenere la guerra con le armi, noi siamo totalmente contrari. Pace subito e questo è un grande tema”.

E su Roma?

“Continuo a ripetere che l'opposizione del centrodestra al Comune di Roma è assente. Mi chiedo ancora cosa hanno fatto sulla Ztl Fascia Verde e perché non intervengono sul decentramento amministrativo. A cosa servono i Municipi, i presidenti e i consiglieri se non hanno poteri reali? La mia candidatura è chiara ed evidente: ci deve essere una forza politica che si opponga a Gualtieri e alla cultura della sinistra della Ztl”.

Cambiamo passo: usiamo il passo lungo, perché per arrivare alle Comunali ce ne vuole. Come pensa di essere convincente?

“Io so' essere paziente. Ogni persona che incontro e che ha fatto politica e si è allontanato, quando incontra Nicola Colosimo cambia idea”.

Inceneritore sì o no?

“Non mi sembra una soluzione, anche perché non vorrei che a pagare fosse un solo quartiere”.

Roma o Lazio?

“Io seguo il pugilato e sono una persona sincera: non ho simpatie calcistiche, al massimo la Premier League”.