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Roma
Comune di Roma, i dirigenti Dircom scrivono alla Raggi: "Siamo alla paralisi"

"'A distanza ormai di quasi tre mesi dall’insediamento della nuova amministrazione, il lavoro degli uffici fatica a ripristinare una situazione di normale svolgimento dei propri compiti, spesso frenato dall’assenza di chiare indicazioni. L’orizzonte temporale di cinque anni permetterebbe una puntuale programmazione per la riorganizzazione della struttura amministrativa che, però, non è stata ancora minimamente affrontata né accennata'.

L'atto di accusa. Ha forma d’appello, ma la sostanza di un atto d’accusa, la lettera che una settantina di dirigenti comunali, riuniti nell’associazione Dircom Roma, ha spedito alla sindaca Virginia Raggi per sollecitare un cambio di passo nel governo dell’Urbe. Planata sul suo tavolo proprio nel momento in cui la caccia al nuovo assessore al Bilancio, che dovrebbe essere presentato in aula domani, non sembra produrre i risultati sperati. Dopo aver inanellato una sfilza di no, infatti, Raggi ha ora incaricato uno dei fedelissimi, Andrea Mazzillo, assunto nello staff del Campidoglio, di individuare fra i colleghi di suo padre, ex presidente di sezione della Corte dei Conti, un magistrato in pensione che abbia voglia di assumersi quest’onere". Lo scrive Giovanna Vitale sulla Repubblica.
"Lo stallo. Uno stallo che agita non poco i vertici della burocrazia comunale, perché se la macchina amministrativa è ferma, se i servizi sono sull’orlo del collasso, se dopo quasi 100 giorni di consiliatura la squadra non è ancora completa, le delibere languono e l’assemblea degli eletti non riesce a riunirsi, la colpa — avvertono i dirigenti — è del 'pilota', non certo dei 'tecnici' responsabili degli uffici. I quali perciò, 'pur tenuto conto della difficile fase che sta vivendo la squadra di governo dell’Ente', non possono più esimersi dal richiamare la sindaca alle sue responsabilità. Indicando fra i rischi imminenti la paralisi della città".

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