Roma
Concertone Primo maggio: sedici arresti a San Giovanni: sono tutti spacciatori
Bloccati i pusher in piazza san Giovanni in occasione del concerto: 4 romani e 10 nordafricani
Primo Maggio, sedici arresti in piazza San Giovanni e nelle vie limitrofe per il Concertone di San Giovanni organizzato da Cgil, Cisl e Uil: sono tutti spacciatori.
Come di consueto, i Carabinieri del Gruppo di Roma hanno predisposto uno straordinario servizio di controllo, finalizzato alla prevenzione e laddove necessario, alla repressione di ogni fenomeno di illegalità nel Centro Urbano, interessato da una maggiore presenza di persone, nelle aree pubbliche e nei nodi di trasporto in coincidenza con il “concertone” di piazza San Giovanni. Il bilancio dei controlli è di 23 persone arrestate e di altre 4 denunciate a piede libero.
Sedici delle persone finite in manette (quattro romani di età compresa tra i 18 e i 47 anni, un 29enne della provincia di Caserta e 10 tra cittadini della Guinea, del Senegal, del Marocco, dell’Egitto e del Gambia) devono rispondere, a vario titolo, di spaccio e di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti dopo essere stati sorpresi dai Carabinieri mentre spacciavano e perché trovati in possesso di numerose dosi di droga. I militari, nel corso delle perquisizioni, hanno sequestrato complessivamente più di 138 g di hashish, 60 g di marijuana, 2,9 g di eroina, 1,9 g di cocaina e pasticche di ecstasy, oltre alla somma di 750 euro ritenuta provento dell’illecita attività dei pusher arrestati.
Due nomadi 15enni, provenienti dall’insediamento della Monachina, invece, sono stati arrestati dai Carabinieri mentre stavano rubando su un’autovettura in sosta; per una coppia di cittadini romeni di 21 e 23 anni e per una coppia di cittadini cubani di 25 e 30 anni, tutti nella Capitale senza fissa dimora e con precedenti, è scattato l’arresto perché sorpresi, in flagranza di reato, in due distinti episodi, mentre derubavano dei giovani spettatori. In entrambi i casi, i “manolesta” stavano approfittando della calca di persone per rubare dalle borse delle loro ignare vittime due fotocamere digitali.
L’ultimo a finire in manette – in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere - è stato un cittadino del Senegal di 28 anni, nella Capitale senza fissa dimora e con precedenti, responsabile dell’inosservanza del divieto di dimora nel Comune di Roma per reati in materia di stupefacenti.
Infine, le 4 persone denunciate a piede libero (un uomo e una donna romani di 45 e 46 anni, una 34enne originaria della provincia di Potenza e un cittadino algerino di 28 anni, tutti con precedenti) dovranno rispondere, i primi tre di furto, mentre il quarto della ricettazione di un telefono cellulare.