Roma
Concorso Rai, bagarre sulla class action. L'esposto degli esclusi è in alto mare
Pronti a rettificare se sbagliamo. Diverso se la verità è un'altra. A proposito del Concorso Rai e dell'ipotesi di class action sostenuta dal collega giornalista Massimiliano Cannalire, prima l'avvocato Luca Lai e ora anche l'avvocato Marco Cinquegrana, scrivono in redazione per chiedere una rettifica a quanto pubblicato.
Prima di pubblicare la lettera del legale, è bene che i lettori conoscano la differenza tra i fatti e le contestazioni dei due legali.
I FATTI. Contattato telefonicamente, il giornalista Massimiliano Cannalire, dopo aver partecipato alla selezione di Bastia Umbra, spedisce via mail ad affaritaliani.it una bozza del testo della class action contro la Rai, raccontando con dovizia di particolari la genesi e spiegando anche in una successiva telefonata il ruolo "strategico" dei due legali ai quali è stata affidata la redazione del testo. Dunque, ciò che ha pubblicato affaritaliani.it lo scorso 15 luglio non è altro che un documento ufficiale, spedito da una fonte certa e verificata e documento che la fonte asserisce di essere stato redatto dai suoi legali. Così l'articolo viene pubblicato e nelle prime righe si specifica chiaramente l'obiettivo dell'esposto che nei prossimi giorni verrà recapitato...". Dunque, l'esposto era in possesso di affaritaliani.it (e lo è ancora) e i virgoletatti non sono altro che i passaggi fedelmente riportati.
LA CONTESTAZIONE. Scrive così l'avvocato Cinquegrana, invocando la rettifica d'urgenza ai sensi dell'articolo 8 della legge sulla Stampa: ".. In particolare l'estensore riporta che "a riprova dell'accusa gli avvocati Lucia Ciao e Marco Cinquegrana sostengono che alla prova abbia partecipato solo il 44% degli iscritti, "ricusando un comportamento di rara arroganza degli organizzatori e una maniera indecente di gestire una situazione professionale così delicata".
L'articolo riporta valutazioni e affermazioni peraltro "virgolettate" non riferibili al sottoscritto il quale pertanto con la presente Vi invita a pubblicare la seguente rettifica, riservando ogni azione ai sensi di legge: "Non corrisponde al vero che l'avvocato Marco Cinquegrana abbia espresso giudizio alcuno in ordine alla gestione della selezione per giornalisti Rai tenutasi a Bastia Umbra il 1.7.2015. Il suddetto professionista non ha rilasciato dichiarazioni in ordine allo svolgimento della selezione, tantomeno a giornalisti di Affaritaliani. Le valutazioni sulle iniziative da intraprendere sono tuttora in corso".
LA CONCLUSIONE. Pubblichiamo con piacere la lettera dell'avvocato ma siamo tenuti a precisare che in nessun punto dell'articolo si fa cenno a contatti diretti con il legale. Smentire qualcosa che non è accaduto è singolare ma noi lo pubblichiamo volentieri. Ribadiamo che quanto pubblicato non è altro che uno stralcio di un documento a noi inviato dal vostro - a questo punto - presumibile cliente, al quale giriamo questo articolo per conoscenza. Forse è opportuno che il collega e i suoi legali si chiariscano tra di loro. Se poi lo vogliono fare sul giornale, daremo loro ampio spazio. E chiediamo scusa ai lettori per aver pubblicato una rettifica di cose mai scritte. La legge ce lo impone. Il buon senso avrebbe consigliato diversamente.