Roma

Concorsopoli del Pd del Lazio, quattro condanne: dovranno risarcire la Regione

Lo scandalo era partito dal concorso, secondo i giudici, truccato nel comune di Allumiere. I quattro sono accusati di aver danneggiato la Regione Lazio

Concorsopoli del Pd del Lazio: i giudici contabili hanno detto l'ultima parola sulla vicenda che aveva scosso la Giunta Zingaretti: quattro persone sono state condannate dalla Corte dei Conti per aver favorito l'assunzione di due persone che non avevano i requisti. Dovranno risarcire la Regione per 72562 euro.

Questa la somma che dovranno pagare i condannati: Andrea Mori, Elpidio Bucci, Riccardo Rapalli e Valentina De Vietro. “Il Consiglio della Regione Lazio - si legge nella sentenza della Corte dei Conti - ha assunto tra gli altri idonei collocati nella graduatoria del concorso da istruttore amministrativo del Comune di Allumiere due soggetti che, in assenza delle condotte illegittime dei componenti della commissione non avrebbero potuto sostenere le prove selettive e dunque riportare un’idoneità”.

Inizialmente era stato coinvolto nel fatto anche l'allora sindaco di Allumiere, Antonio Pasquini, poi prosciolto. Quando il caso venne a galla, il gruppo di Fratelli d'Italia a quel tempo all'opposizione cavalcò lo scandalo, criticando la maggioranza e l'allora Giunta Zingaretti.

I fatti

Tutto comincia quando nel dicembre del 2020 la Regione Lazio, per rinforzare il proprio organico, attinge alle graduatorie dei concorsi pubblici regionali. Il Consiglio Regionale autorizza quindi l'assunzione di 16 funzionari. Il ranking più recente era quello di un concorso svoltosi nel comune di Allumiere, in provincia di Roma. Quel concorso, tuttavia, era stato inficiato da pratiche scorrette messe in atto dalla commissione esaminatrice che aveva cambiato i parametri in corso d'opera così da aumentare la platea. È così che, secondo i giudici erano stati assunti i due soggetti che altrimenti non sarebbero stati idonei: si tratta di9 Pietra Marmorale e Andrea Aru.

La cifra di 72562 euro che i quattro condannati, tre dei qualio erano i membri della commissione del concorso ad Allumiere, è data dalla somma degli stipendi percepiti illecitamente da Marmorale e Aru: 35558 euro la prima e 37003 il secondo.