Coniugi rom sorpresi a bruciare amianto e rifiuti tossici con un ordigno
I nomadi sono stati bloccati vicino al campo La Barbuta, nei pressi di Ciampino
Bloccati mentre stavano per dare alle fiamme l'ennesimo cumulo di rifiuti tossici, poco distante dal campo nomadi de La Barbuta, nei pressi dell'Aeroporto di Ciampino.
Marito e moglie rom sono stati arrestati in flagranza di reato. I due nomadi avevano scaricato l'immondizia dal furgone e avevano già lanciato un ordigno per infiammare l'immondizia, quando sono stati sorpresi dagli agenti del Nucleo investigativo del Comando Provinciale di Roma del Corpo forestale dello Stato e dai Forestali in forza al Comando Stazione di Roma.
Vecchi elettrodomestici, poltrone abbandonate, scarti di legno e compensato, persino pezzi di amianto: tutto sarebbe stato bruciato nel giro di qualche minuto, causando uno dei tanti roghi tossici.
Nei confronti degli arrestati si è proceduto per i reati di combustione illecita di rifiuti, ipotesi di reato recentemente introdotta nell’ordinamento a seguito della vicenda della cosidetta “Terra dei fuochi”, e di gestione illecita degli stessi in relazione al loro trasporto con mezzo privo di autorizzazione.
Il furgone utilizzato dai due rom è stato sequestrato in vista della confisca, come espressamente previsto dalle norme che ne sanzionano l’illecita movimentazione ed l’abbandono. La Questura di Roma ed il Commissariato della Polizia di Stato Romanina hanno collaborato per le operazioni di foto-segnalamento e alle perquisizioni del campo nomadi su disposizione dalla Autorità Giudiziaria, che in seguito al processo per direttissima ha sottoposto i due rom alla misura dell’obbligo giornaliero di firma.
L’attività di indagine sfociata negli arresti si protraeva da tempo ed era stata finalizzata ad individuare i responsabili dei numerosi abbandoni di rifiuti che caratterizzano il campo nomadi “La Barbuta”, dal periodico incendio dei quali si sviluppano roghi che, oltre a costituire un serio pericolo per la salute umana, rappresentano anche una reale minaccia per la sicurezza della navigazione aerea, data l’ubicazione del campo proprio in corrispondenza del corridoio di atterraggio del limitrofo aeroporto internazionale di Roma – Ciampino.
Nei giorni scorsi si erano infatti verificati diversi episodi di combustione di rifiuti che avevano dato luogo ad incendi, anche di rilevante entità, per lo spegnimento dei quali era stato necessario ricorrere all’intervento dei Vigili del Fuoco e delle squadre della protezione civile.