Roma

Coop lascia Roma, Uiltucs: “Per 800 lavoratori un doppio salto nel vuoto”

Riziero Ippoliti

"La nuova gestione subentrante è disposta a prendersi gli 800 lavoratori, ma poi farà le valutazioni commerciali, con il rischio di ulteriori spacchettamenti"

La Coop dice addio a Roma: 54 punti vendita della catena saranno acquisite dalla catena Tigre, di prorietà del Gruppo Gabrielli. A rischio ci sono centinaia di dipendenti. Proprio per questo il sindacato Uiltucs e altri sindacati del terziario hanno incontrato il nuovo gestore. “Per 800 lavoratori c'è il rischio di un doppio salto nel vuoto”

A parlare è Roberta Valenti, segretaria dell Uiltucs di Roma. “Anzitutto dobbiamo registrare un fatto epocale - spiega Valenti - Coop rinuncia al territorio romano, rimanendo con solo 7 siti. Una rinuncia commerciale della Coop, che fa seguito alle frammentazioni già avvenute con Carrefour e Auchan”.

I punti vendita Coop di Roma erano gestiti da Unicoop Roma, per mezzo della consociata Distribuzione Roma. A dare l'annuncio dell'inizio di questa cessione dei punti vendita era stata proprio Distribuzione Roma, con un comunicato del 22 marzo. La Coop ha però smentito in parte: il marchio non sparirà del tutto da Roma: “La cessione in atto di Distribuzione Roma - spiega l'azienda - non mette in discussione la presenza dell'insegna nella capitale che attualmente copre con i suoi 7 punti vendita”.

Un doppio salto nel vuoto

“Il nostro timore - ha spiegato la segretaria Valenti - è dovuto al fatto che la Magazzini Gabrielli che subentra a Coop nella gestione degli 800 lavoratori ha una rete in centro che si compone di 50 ponti diretti e 200 in franchising. L'imprenditore nell'incontro ha detto che è disposto a prendersi gli 800 lavoratori, ma poi si riserva di fare valutazioni commerciali e di spacchettarli poi all'imprenditoria. Questo comporterebbe per questi lavoratori un doppio salto: passerebbero dalla distribuzione cooperativa a un'applicazione contrattuale diversa, per poi essere soggetti a ulteriori cessioni, con i danni del caso. Perché con gli imprenditori locali, le garanzie contrattuali sono sempre da conquistare”.

L'esito dell'incontro

“La Magazzini Gabrielli ha intenzione di subentrare da fine mese - ha spiegato Roberta Valenti - non ci hanno dato un calendario preciso. Non ci dicono che prendono tutto il personale indiretto e poi si riservano ulteriori spacchettamenti a terzi. Questo ci hanno detto. Ci assicurano che manterranno le condizioni economiche e normative dei lavoratori, ma dentro un'applicazione contrattuale diversa da discutere e definire. Per questo non è conseguito un accordo: non avevamo abbastanza informazioni. Il prossimo incontro è previsto per l'11 aprile”.