Roma
Coronavirus, addio matrimoni: il business si ferma. Nozze rimandate in autunno
L'emergenza Covid-19 ha fatto disdire o rimandare le nozze programmate tra marzo e maggio. Wedding planner in crisi: “Siamo immobili, il settore crolla”
di Federico Bosi
Il Coronavirus non risparmia nessuno e manda in crisi anche i matrimoni: il business si ferma. Wedding planner in crisi nera tra eventi cancellati e rimandati: tra marzo e maggio niente nozze, e chi aveva prenotato per l'estate ora trema. Tutti gli eventi rimandati in autunno: il settore dell'organizzazione di eventi crolla.
A raccontare ad Affaritaliani tutta la disperazione degli addetti al settore è Alda Maria Ariani Botto, event & wedding designer.
Il Coronavirus ha colpito anche il mondo dell'organizzazione dei matrimoni?
“Assolutamente sì. Stiamo cercando di stare tranquilli ma anche per noi la situazione non è facile. Tutti matrimoni in programma da inizio marzo al 3 aprile sono saltati e le altre coppie che avevano eventi in programma da qui all'estate stanno tremando perché vedono ogni giorno la loro festa sempre più a rischio. Di botto ci siamo dovuti rimettere in contatto con le ville, i catering e tutte quelle persone che fanno muovere 'la giostra' per trovare delle date paracadute in cui poter spostare le loro feste. Ma oltre agli eventi italiani, una bella mazzata è arrivata anche per il destination wedding, ovvero quei matrimoni in Italia ma organizzati per persone straniere. Ci chiamano di continuo, ci chiedono aggiornamenti sulla situazione per sapere se le loro nozze si svolgeranno o no. Noi ci stiamo attenendo alla lettera alle direttive del Governo, ma se le devo riassumere la nostra condizione le direi: siamo immobili”.
Ci sono dei temerari che hanno voluto sfidare il Coronavirus e non hanno ancora disdetto i loro eventi?
“Allora, come le ho già detto tutti i matrimoni e gli eventi in programma da qui al 3 aprile sono stati disdetti e rimandati. Quelli in programma nel corso di aprile, maggio e giugno non hanno ancora definitivamente disdetto ma ci hanno chiesto delle date paracadute. Stiamo passando tutto il giorno a cercare di riorganizzare più avanti tutti, ma non è facile trovare una data alternativa che vada bene alla coppia, al catering ed alla location scelta. Ma ovviamente se l'emergenza Coronavirus continuerà, pioveranno disdette”.
Quali sono le nozze che, al momento, possono dirsi al sicuro?
“Chi aveva prenotato da luglio in poi non si è fatto sentire, ma gente che aveva eventi a giugno ci ha chiamato per sentire nuove date disponibili. La gente ora ha paura e vuole che almeno il proprio matrimonio sia perfetto”.
Sono previsti rimborsi per le coppie che hanno disdetto a causa del Coronavirus?
“Noi stipuliamo sempre dei contratti con i nostri clienti. Una situazione del genere non era ovviamente prevista tra le clausole ma il diritto di recesso viene comunque applicato. Quello che stiamo adottando con i nostri cliente è quello di, in caso di annullamento, riprogrammare la data entro e non oltre il 2020. Proprio per questo motivo, prevedo per quest'anno uno svuotamento delle feste in primavera/estate ed una conseguente maggiore concentrazione delle nozze in autunno. Inoltre questo ci costringerà ad organizzare matrimoni anche in giorni come il lunedì e mercoledì, proprio perché ce ne saranno tanti da organizzare e molto ravvicinati”.
Quando sono stati gli ultimi eventi che siete riusciti ad organizzare?
“L'ultimo evento che sono riuscita a portare a compimento è stato un diciottesimo verso la fine di febbraio, poi tutto è stato congelato”.
Chi aveva deciso di sposarsi in questo periodo dell'anno, a quando sta rimandando le nozze?
“Luglio e agosto su tutti, ma anche più avanti. Il picco dei matrimoni, di solito, e infatti tra luglio e settembre. Per quanto riguarda invece giugno, per il momento, non è stato richiesto da nessuno perché la gente non vuole correre il rischio di doverlo rimandare di nuovo”.
Anche qualche vip si è visto costretto a dover rimandare le proprie nozze?
“Io direttamente non avevo in programma nessun matrimonio vip ma ho saputo da dei colleghi di Milano che su hanno avuto grossi problemi con il matrimonio del figlio di Molteni, il proprietario di Molteni&C degli arredamenti di design. Sarebbe dovuto essere un grande matrimonio della Milano bene, uno di quelli che piace tanto al gossip, con tanto di ricevimento da Cracco. Il matrimonio invece è stato fatto in forma molto molto ridotta e senza tutti gli invitati”.
Come andrete avanti voi wedding planner durante questo periodo di quarantena? Organizzare eventi da casa è possibile?
Per fortuna sì. Questo è uno, se non l'unico, dei lati positivi di questo periodo. È possibile tranquillamente portare avanti il nostro business anche seduti alla scrivania di casa. Paradossalmente noi spesso ci lamentiamo di non avere tempo di poterci mettere alla scrivania perché siamo sempre in giro per organizzare catering e vedere location nuove e questa può essere l'occasione giusta per farlo. Possiamo programmare i fornitori e sentire le location telefonicamente. Mancherà il front con i clienti, a me piace vedere e parlare vis-à-vis con loro perché so che questo aiuta le coppie dal punto psicologico ma è una cosa del quale si può fare a meno”.
Quanto perderà il settore dell'organizzazione di matrimoni ed eventi a causa del Coronavirus?
“Ha già perso e continuerà a farlo, ma una previsione precisa ancora non si può fare. Quello che posso dirle è che questo settore perderà molto nella programmazione delle spese future. Mi spiego meglio: dopo questo periodo di terrore, la gente avrà paura di spendere tanto per organizzare un evento. Cambierà quindi l'approccio psicologico delle persone, non muoveranno più foglia finché non avranno la garanzia di poterlo fare”.