Roma

Coronavirus, allarme Cig nel Lazio: più di 1 anno per smaltire le pratiche

La Regione Lazio nel caos: a fronte di 40 mila richieste di Cig, solo 1152 trasmesse all'Inps. La denuncia di Antonello Aurigemma, Fratelli d'Italia

Coronavirus e la promessa della cassa integrazione: se sperate nella velocità della Regione Lazio è bene che prenotiate il divano per lungo tempo, perché prima che i dati vengano trasmessi all'Inps possono passare diversi mesi. Anzi, più di un anno.

Nel Lazio è il caos totale e lo testimoniano i numeri delle determine dirigenziali con le quali la Regione di Nicola Zingaretti, velocissima nell'approvare il provvedimento di sostegno ai lavoratori, sta inoltrando le domande. A ieri, 8 aprile, a fronte di 40 mila domande presentate, ne sono state lavorate solo 1152, con una media di 100 al giorno. Salvo miracoli, prima che tutte le richieste di sostegno economico arrivino all'Inps occorreranno qualcosa come 400 giorni.

Ed è allarme rosso, perché pur avendo 6 mila dipendenti in smart working, la Regione è dovuta ricorrere all'aiuto della società regionale Lazio Crea per passare da 50 domande al giorno lavorate a 100. E Lazio Crea presenterà anche il conto. Così come è possibile che il costo di lavorazione delle richieste di sussidio diventi oneroso, grazie all'impiego di una società esterna che sarebbe stata contattata per cercare di smaltire l'abnorme numero di pratiche.

A denunciare lo stallo e i tempi che rischiano di dilatarsi all'infinito, è il consigliere di Fratelli d'Italia, Antonello Aurigemma che si è messo a contare le pratiche evase e rese pubbliche sul sito della Regione e poi ha calcolato i tempi che i lavoratori dovranno attendere: “Dal 25 marzo ad oggi evase solo 1152 richieste e ciò significa che tra circa 400 giorni avremo finito di inserirle, per inoltrarle all’inps che dovrà lavorarle a sua volta. Un periodo non sopportabile per i lavoratori della nostra regione che non possono permettersi i tempi biblici dell’Amministrazione Zingaretti, rischiando di stare per mesi senza stipendio. Vorremmo evitare che le aziende e i lavoratori che sono riusciti a superare l’epidemia Coronavirus non riescano sopravvivere all’inerzia del Presidente Zingaretti che, troppo impegnato nel suo ruolo di Segretario Nazionale del PD, non riesce a svolgere quello di Presidente della Regione,lasciando gli uffici fuori controllo”.