Roma
Coronavirus: “Blindati in azienda a costruire bici da sogno per i cinesi”
Il racconto di Monica Lucarelli, da Roma a Vimercate per guidare un'azienda del lusso: "Resistiamo al Coronavirus, se chiudiamo per noi è finita"
Coronavirus, c'è una donna romana alla guida di un'azienda di Vimercate, a pochi chilometri da Milano, che è riuscita nel miracolo: vendere biciclette ai cinesi. E da quando è esplosa la pandemia – “con le dovute accortezze” - Monica Lucarelli vive praticamente blindata in azienda insieme a quei pochi operai necessari a garantire la produzione.
E' uno dei tanti miracoli dell'Italia che non si arrende e che ha puntato tutto sulla genialità, l'innovazione, il design e la tecnologia, tanto da riuscire a produrre la Ferrari delle due ruote: 200, massimo 250 biciclette l'anno il 90 per cento delle quali destinati al mercato asiatico.
Sia chiaro, quelle che produce la Passoni Titanio di Monza Brianza non sono biciclette qualunque. Sono piccoli capolavori, sogno di ogni ciclista, ma la cui customizzazione è così esasperata che di fatto non ne esiste una uguale all'altra. E a guidare un'azienda che ha 30 e più anni di storia è una donna: Monica Lucarelli. Da un anno Ad della Passoni Titanio srl, per i romani la Lucarelli è una vecchia conoscenza. Già presidente dei giovani industriali di Roma, ingegnere con un passato in Fiat, poi nell'azienda di famiglia che dalla Tiburtina Valley produce software per la pubblica amministrazione, la Lucarelli è stata anche in odore di assessorato al Comune di Roma al quale ha detto “no grazie” e poi si è messa al lavoro con Giovanni Malagò nel Comitato Roma 2024, quello che avrebbe voluto portare le Olimpiadi Roma avversate prima da Mario Monti e poi da Virginia Raggi.
Ad affaritaliani.it la Lucarelli racconta come un'azienda unica nel suo genere, tenta di superare la pandemia, “perché non possiamo perdere i nostri ordini, ne va della salvezza dell'azienda e dei posti di lavoro”.
“Noi siamo tra Milano e Bergamo, in Brianza, e già dal 23 febbraio scorso stiamo lavorando anticipando le direttive di sicurezza: azienda chiusa a fornitori e visitatori e personale ridotto al minimo. Marketing e commerciali sono già in telelavoro, mentre i pochi operai impegnati hanno tute, guanti e mascherine e precise procedure per mantenere la distanza di sicurezza”.
Ma perché il vostro prodotto è così ricercato all'estero?
“Tranne qualche manifattura nel States, siamo gli unici che fanno il total custom delle biciclette. Il nostro core business sono i telai da corsa in titanio e carbon titanio, una fibra particolare che daano al mezzo un peso massimo di 6 kg e mezzo. Di fatto siamo un'azienda del lusso con altissime prestazioni e che prende il grosso della componentistica da partner italiani. Un nostro telaio in titanio è lucidato a mano, ha le saldature fatte a mani e ciascuno richiede almeno 20 ore di lavoro. E' chiaro che la nostra manodopera è allo stesso tempo unica e costosa”.
Perché continuare la produzione a tutti i costi?
“Perché dobbiamo evadere gli ordini, perché dobbiamo far sapere al resto del mondo che in Italia si lavora e che con le dovute accortezze si possono garantire gli impegni presi. E poi perché il nostro ciclo produttivo è così particolare che richiede una vista del cliente in azienda per la customizzazione che parte dall'analisi biometrica del cliente e finisce con la curva giusta del manubrio. Ora stiamo per varare un nuovo sito web che permetterà di superare in parte il problema ma è chiaro che i nostro clienti vogliono vedere l'azienda, scegliere il prodotto, toccarlo con mano e poi aspettare il giorno promesso per la consegna. Acquistare una bici da noi è come andare a Maranello, visitare l'azienda e prenotarsi la macchina. E' un'esperienza”.
Quanto bici escono ogni anno dalla Passoni Titanio?
“Tra le 200 e le 250”.
“Il costo medio di ogni bici?
"Da 18 a 30 mila euro, dipende dagli accessori, dalla customizzazione da tutti dettagli"
Secondo lei usciremo da questa crisi?
“Io penso di sì, tra l'altro l'Italia nella storia ha prodotto sempre grandi capacità di resilienza. Se pensiamo a quando siamo e quanto è grande l'Italia rispetto al resto del mondo capiamo le nostre potenzialità. Il mondo non sarà più quello che abbiamo lasciato 3 settimane fa. Posso approfittare”?
Prego.
“Grazie ai miei operai, gente seria. E grazie ai miei tre figli che sono chiusi in casa come tre angeli. Senza di loro non ce la potrei fare”