Roma
Coronavirus, Cotral nel caos: meno corse bus stracolmi. Panico tra gli autisti
Già da domenica l'azienda regionale dei bus Cotral ha tagliato le frequenze. Violata la distanza minima per il Coronavirus
Coronavirus, la paura corre sui bus extraurbani di Roma dove la Cotral ha ridotto le corse come se fossimo in piena estate, col risultato che i bus sono stracolmi e così addio alla distanza minima tra i passeggeri e autisti sul piede di guerra per il rischio contaminazione al quale sono esposti.
Il passa parola per “l'assurda decisione presa dall'azienda ha già fatto il giuro dei depositi e da domenica 4 marzo i conducenti hanno messo in atto una serie di “accortezze fai da te” per evitare “almeno noi” di essere sovraesposti al contagio. Tutto perché invece di prendere esempio dall'Emilia Romagna che nelle ex zone rosse, non ha ridotto il numero delle corse per evitare il sovraffollamento, a Roma e nel Lazio, prima ancora della fase 2 dell'emergenza, a sorpresa l'azienda ha taglia le corse, escludendo di fatto il servizio dedicato alle scuole, ma aumentando a dismisura l'affollamento dei passeggeri nei mezzi.
Una scelta unilaterale che oggi dovrebbe essere ridiscussa nel “tavolo emergenziale” aperto dalla Regione Lazio che non potrà far finta di nulla di fronte alle preoccupazioni degli autisti. Perché poi il problema non si limita al sovraffollamento ma al posizionamento delle obliteratrici su alcuni mezzi, posti proprio alle spalle degli autisti e decisamente a meno di un metro da chi lavora. Con il divieto di accesso dalle porte anteriori, poi le operazioni per vidimare i biglietti sono divenute ancora più complesse. I passeggeri salgono dalla porta posteriore e, a stretto contatto con chi è già sul mezzo, attraversano tutto il corridoio sino all'obliteratrice e poi cercano posto.
Così gli autisti si sono organizzati alle meno peggio. C'è chi ha messo cartoni sui sedili adiacenti al posto di guida, chi ha montato catenelle con cartelli improvvisati, sino a chi ha tentato di blindare la cabina di guida con teli posticci. Una situazione imbarazzante, nel totale silenzio dell'azienda che pare aver approfittato della chiusura delle scuole per ridurre i turni degli autisti e risparmiare un po' di gasolio.