Roma
Coronavirus: “Devo mandare i soldi in Lombardia”. La mega truffa alle Poste
Un'anziana tenta di incassare una polizza da 84mila euro con documenti falsi con la scusa di dover inviare fondi al nipote bloccato nelle zone rosse: 3 arresti
"Devo mandare dei soldi a mio nipote bloccato in Lombardia per l'emergenza Coronavirus". È la ragione accampata dall'arzilla nonnina di 83 anni che, spalleggiata da due complici, ha tentato di incassare, con documenti risultati puntualmente falsi, una "polizza vita" del valore di 84 mila euro emessa da Poste Italiane e intestata ad una 90enne.
A scoprire e a sventare la truffa sono stati gli agenti della Polizia postale e delle comunicazioni di Roma, che hanno fatto scattare le manette ai polsi della donna, M.M., di M.G., 64 anni, e di D.R.C., 54 anni. Indagati in stato di libertà altri due complici impegnati nel ruolo di “palo”.
Il personale di polizia è intervenuto presso un ufficio postale in zona Roma Est dove uno dei componenti del gruppo, la più anziana, aspettava di riscuotere la consistente somma accompagnata dai due “compari”. Nel tentativo di trarre in inganno i dipendenti, la donna - che si era sostituita alla legittima titolare - aveva comunicato l’urgente necessità di liquidare la polizza per disporre di denaro da inviare al proprio nipote bloccato in Lombardia a causa dei provvedimenti presi dal governo per arginare la diffusione del Covid-19.
C'è voluto il tempestivo intervento dei poliziotti per impedire che il raggiro andasse a buon fine.