Roma
Coronavirus, donne costrette in casa: il blog che combatte l'isolamento
Nasce il progetto tutto al femminile “Distanti ma Unite”: un sito dove volti noti del giornalismo televisivo pubblicheranno storie di vita quotidiana
La quarantena in casa di quindici donne costrette all'isolamento a causa del Coronavirus: mamme, mogli, fidanzate o single. Donne che lavorano nel mondo della comunicazione, dell’informatica, del sociale, della farmacia e della gestione del personale.
Vivono in diverse città d'Italia e d’Europa e hanno deciso di unire le loro forze creative per condividere le loro idee in un momento storico così difficile, a causa dell'emergenza Coronavirus. È nato così il progetto "Distanti ma Unite", un sito internet dove raccontare momenti di vita quotidiana tra le mura domestiche, scambiare consigli, fare informazioni, sorridere delle piccole o grandi emozioni del “restare a casa”.
Tra le autrici delle storie e delle rubriche, volti noti al pubblico della televisione: dal vicedirettore di Retesole ex Premium Sport, Elisabetta Mazzeo, alla giornalista Mediaset, Natasha Farinelli, dalla Sport Production Manager dell’Eurolega di basket, Francesca Mei, alla giornalista e corrispondente da Parigi di Mediaset, Valentina Clemente.
Spiega l'ideatrice Elisabetta Mazzeo: “Il progetto è stato pensato non solo per tenere compagnia e regalare un sorriso a chi è a casa in questi giorni, ma anche come orizzonte di ripartenza dopo questa triste storia planetaria”.
Tutte insieme si sono messe all'opera per raccontare e raccontarsi. “Parleremo dei più svariati argomenti - continua la Mazzeo - attraverso le varie rubriche che ciascuna di noi curerà personalmente: storie di solidarietà, di sport, ricette culinarie, consigli per il fitness, il benessere e il tempo libero, riflessioni sparse, reportage, interviste e video testimonianze dei tempi che stiamo vivendo”. Le trovate su Instagram e Facebook alla pagina @distantimaunite e sul sito distantimaunite.com.
“Il nostro - conclude l'ideatrice - è un modo per sentirci unite nonostante la distanza fisica. E proprio da qui è nato il titolo del progetto: siamo distanti perché fisicamente lontane, ma unite dalla passione per la comunicazione e dalla stima che ci lega”.