Roma
Coronavirus e lockdown parziale, Psi: “Bloccare tasse e bollette per tre mesi”
Il segretario romano Andrea Silvestrini: “Solidarietà con le categorie più colpite. In settimana la nostra proposta in Assemblea Capitolina”
Coronavirus e lockdown parziale, il Psi romano scende in campo al fianco delle categorie maggiormente colpite e chiede al sindaco Raggi di bloccare le tasse locali e le delle utenze domestiche e commerciali per i prossimi tre mesi.
“Dare a tutti i cittadini della Capitale la possibilità di farcela. E’ questo l’obiettivo del Partito Socialista di Roma. Non è una semplice frase fatta, ma è al primo posto della nostra agenda. Ripresenteremo in settimana una proposta in assemblea capitolina, chiedendo alla Sindaca Raggi e alla sua giunta, di bloccare le tasse locali e le bollette delle utenze domestiche e commerciali per i prossimi tre mesi. Questa stessa proposta è stata presentata a marzo, ma venne bocciata dalla maggioranza. Se diciamo ai commercianti e a tutti quelli che hanno una attività di fermarsi dobbiamo anche dare loro delle garanzie. Qui è in gioco la tenuta sociale del paese e della sua Capitale dove le diseguaglianze sono più marcate. Inoltre chiediamo che venga assolutamente prolungato il blocco dei licenziamenti e sia allargata la cassa integrazione. Va salvaguardato, sempre e comunque, il diritto di manifestare e di rivendicare”, scrive in una nota Andrea Silvestrini, Segretario Psi Roma Federazione metropolitana.
“La Federazione Romana del PSI in queste ore – continua Silvestrini – sta vicino e sta ascoltando tutte e tutti quelli che vogliono esprimere le loro ragioni, ma anche le loro paure per le nuove misure prevista da questo lockdown parziale. Una nostra delegazione sabato scorso era sotto Confindustria insieme alle lavoratrici dei sindacati autonomi e di base, ai lavoratori e alle lavoratrici che in maniera molto civile hanno chiesto più sicurezza e più tutele. Sabato sera sempre una nostra delegazione era in Piazza del Popolo ad ascoltare i commercianti e dipendenti della ristorazione terrorizzati dalla chiusura anticipata. Esprimere in maniera civile e pacifica le proprie ragioni scendendo in piazza è un diritto che va preservato. Condanniamo pertanto con fermezza gli atti di violenza e la protesta strumentale messa in piedi a Napoli, e sabato notte a Roma da criminalità, neofascisti e frange ultrà, che tutto sapeva tranne che di una dimostrazione spontanea, civile e pacifica. Se fascisti e malavita pensano di poter alimentare il caos organizzando disordini, la Politica e le Istituzioni e tutte le forze politiche devono rispondere con fermezza e decisione”.
“L’appello che facciamo in questo momento, rivolto a tutte le forze politiche della Capitale in maniera trasversale, è al buon senso. Pensiamo possa essere utile aprire un tavolo di confronto istituzionale tra i partiti di maggioranza e di opposizione – conclude il segretario romano del Psi – per cercare soluzioni condivise nell’interesse dalla città e dei cittadini anche a livello territoriale”.