Roma

Coronavirus e scuola, paura nel Lazio: test a campione agli studenti

Dopo i test volontari sul personale scolastico, l'assessore alla Sanità D'Amato annuncia i sierologici anche per gli studenti

Coronavirus e riapertura delle scuole, a meno di due settimane dal suono della prima campanella post lockdown nel Lazio sale la paura vista l'impennata dei contagi avvenuta nella ultime settimane. La Regione così corre ai ripari annunciando test a campione anche per gli studenti.

La notizia arriva per bocca dell'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato: "Estenderemo a campione i test sierologici agli studenti e lì dove emergeranno delle situazioni che vanno maggiormente attenzionate o monitorate, interverremo con le squadre mobili", ha detto a margine della presentazione del drive-in di Fiumicino per i test rapidi Covid-19. Una cosa non semplice come sembra perché per poter svolgere l'esame sugli studenti servirà l'autorizzazione dei genitori per i minorenni, ovvero per tutti quelli fino al quarto anno delle superiori. Un iter necessario che allungherebbe di non poco i tempi dei test.

"Eseguiremo in loco i tamponi rapidi in maniera tale da circoscrivere e limitare eventuali focolai - ha aggiunto - ovviamente noi ci auguriamo che questi siano il meno possibile, ma parlando di una platea molto ampia dobbiamo essere pronti qualora si verificassero dei casi positivi. È un meccanismo oramai rodato che abbiamo collaudato da tempo e ne stiamo vedendo gli esiti. Anche ai drive-in, e lo vogliamo utilizzare anche nelle scuole. È per questo che abbiamo aderito alla gara della Regione Veneto per acquisire un milione di test rapidi".

Per quanto riguarda invece i test volontari che si stanno svolgendo sul personale scolastico, sono stati ad oggi testate 10mila persone ma l'obiettivo di Zingaretti & Co. è quello di arrivare a 120mila. "A oggi abbiamo 40 mila prenotazioni, su 120 mila persone interessate, 10 mila test di sieroprevalenza sono stati già svolti dal 20 di agosto a oggi – ha concluso D'Amato –. Il tasso di positività, secondo i primi dati, ricalca quello emerso dall'indagine nazionale condotta dall'Istat, intorno all'1,2 per cento".