Roma

Coronavirus Fase 2: Conte commissaria l'Atac. Sui trasporti decide Zingaretti

Tolta ai Comuni la programmazione del servizio di trasporto locale. Sulle sanificazioni arriva lo sconto: non più due volte al giorno ma a cadenza ravvicinata

Trasporti pubblici, il nuove decreto Coronavirus commissaria i Comune e indica le Regioni come unico responsabile della programmazione del servizio in emergenza. E se per i negozi autorizzati ad aprire si obbliga la sanificazione due volte al giorno, per bus, tram e metropolitane, il Dpcm Fase 2 indica genericamente “una sanificazione a cadenza ravvicinata”.

E per Roma si apre un conflitto di poteri che già era stato sancito con il Dpcm dell'11 marzo quando però si parlava genericamente di facoltà di disporre la programmazione del servizio. Dal 4 maggio, invece il “può disporre” è stato tramutato in “dispone la programmazione del servizio”, sottraendo al Comune di Virginia Raggi ogni facoltà nella programmazione di orari e frequenze che, di fatto diventa competenza esclusiva della Regione Lazio di Nicola Zingaretti. Il trasporto pubblico di competenza comunale, diventa di fatto un servizio regionale in toto, dalla tariffazione sino alla rete.

Questo il passaggio del Dpcm Fase 2 che rivoluziona regole e competenze: “... il Presidente della Regione dispone la programmazione del servizio erogato dalle aziende del trasporto pubblico locale, anche non di linea, finalizzata alla riduzione e alla soppressione dei servizi in relazione agli interventi sanitari necessari per contenere l’emergenza COVID-19 sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali, la cui erogazione deve, comunque, essere modulata in modo tale da evitare il sovraffollamento dei mezzi di trasporto nelle fasce orarie della giornata in cui si registra la maggiore presenza di utenti”.

Sulla pulizia dei mezzi pubblici, il Governo Conte si è anche concesso un piccolo sconto sul protocollo sanitario: il protocollo sanitario che per i negozi aperti prevede la sanificazione due volte al giorno, per l'impossibilitò di poterla effettuare sui mezzi pubblici, diventa “a cadenza ravvicinata”. Igienizzati secondo i parametri della gare ma nessun “fermo macchina” per l'igienizzazione, cioè il processo che prevede l'abbattimento delle cariche batteriche e virali.