Roma
Coronavirus, guerra Ama-sindacati: c'è la tregua. Niente sciopero dei rifiuti
Revocato lo sciopero Ama di lunedì 20 aprile. Soddisfatti i sindacati: “Deciso il passo avanti dell'azienda, la nostra mobilitazione ha pagato”
Coronavirus, tregua nella guerra tra Ama e i sindacati. Trovato l'accordo tra le due parti dopo una settimana di scontri che aveva portato mercoledì all'annuncio dello sciopero dei rifiuti per lunedì 20 aprile: revocata la protesta.
Ad annunciare la cancellazione dello sciopero sono stati gli stessi sindacati dopo un incontro convocato d'urgenza con la municipalizzata dei rifiuti che ha sbloccato la situazione. Nei giorni scorsi infatti i sindacati lamentavano che i dipendenti Ama erano costretti a lavorare in piena emergenza Coronavirus senza le adeguate protezioni e, di conseguenza, erano tutti ad alto rischio contagio.
“Dopo una lunga serie di scontri al tavolo, segnalazioni allo Spresal, all’Ispettorato del lavoro, denunce a mezzo stampa, uno stato di agitazione e la proclamazione dello sciopero di Cgil, Cisl, Fiadel e della maggioranza delle Rsu, grazie anche al pronunciamento della Commissione nazionale di garanzia sul diritto di sciopero, venerdì in Ama si è tenuto un incontro convocato d’urgenza, che ha sbloccato la situazione – scrivono i sindacati in una nota –. Pensiamo sia un passo avanti per l’azienda e per la città. La fase che ci attende sarà molto complicata e questo è il momento in cui non bisogna abbassare la guardia sul contenimento del Coronavirus”.
“Dal 18 aprile al 27 aprile – continuano – si riapriranno progressivamente le docce, con misure di sicurezza stringenti a tutela dei lavoratori. Finalmente, entro il 24 aprile, si produrranno i vademecum e le procedure differenziate per figura professionale. Si aumenteranno le sanificazioni degli ambienti di lavoro, si raddoppieranno quelle dei mezzi leggeri, e si aumenteranno fino ad ulteriori 10 unità le squadre del decoro già precedentemente rinforzate, per potenziare gli interventi. Non si darà corso a nessun provvedimento disciplinare legato al mancato servizio a seguito delle controversie su mascherine e guanti monouso. Si conferma la chiusura degli uffici Tari e dei centri di raccolta fino al 3 maggio. Si rimanda ai tavoli sindacali, da convocare la prossima settimana, la risoluzione della questione del lavoro baricentrato domenicale, non più rinviabile, e la programmazione degli interventi da prevedere dal 3 maggio in poi”.
“Da sabato – concludono Fp Cgil, Fit Cisl, Fiadel – continueremo a lavorare e a incalzare l’azienda affinché tutte le questioni rimaste aperte siano risolte, e i lavoratori operino nel massimo della sicurezza possibile. Ma oggi siamo soddisfatti per un passo avanti vero, con impegni concreti”.