Roma

Coronavirus: il fantasma di Bertolaso toglie il sonno al premier Conte

L'ipotesi di richiamare Bertolaso dall'Africa presa in considerazione prima ancora che circolasse il suo nome. Ma nel 2009 la sua popolarità alle stelle

di Fabio Carosi

Guido Bertolaso e la battaglia contro il Coronavirus? L'ex Capo della protezione Civile fa paura e la decisione di vietare il suo “ritorno in grande stile” è stata presa nelle stanze di Palazzo Chigi, dopo un attento calcolo politico. "Troppo popolare, farebbe ombra al Governo".

A rivelare cosa è accaduto nei giorni antecedenti la chiamata di Bertolaso alla Regione Lombardia, è una fonte accreditata del Governo che ha ricostruito con grande accuratezza il dibattito che non è mai arrivato al Consiglio dei Ministri e che ha fatto sì che sul nome cadesse il veto del premier Giuseppe Conte.

Dunque, l'ipotesi di richiamare Bertolaso dall'Africa era stata presa in considerazione prima ancora che su giornali e social circolasse il suo nome. Tra i “pro” la sua capacità indiscussa di avere una visione unitaria e completa dei problemi, l'esperienza da medico di prima linea maturata nell'Africa dei virus che non lasciano scampo e la perfetta conoscenza della macchina della Protezione Civile. Di contro, un successo rapido della “campagna anti virus”, avrebbe riprodotto le stesse condizioni che si erano verificate nel momento più alto della sua carriera dal 2010 al 2010, quando proprio nel 2009 la sua popolarità nazionale era arrivata al terzo posto assoluto tra i leader politici del momento. Troppo anche per Giuseppe Conte e gli alleati di Pd e 5 Stelle che hanno catalizzato l'attenzione nazionale con un uso “scientifico” dei social e della comunicazione che ha portato il “Conte 2” a raggiungere nel mese di marzo l'indice di popolarità a quota 71. Un risultato senza precedenti rispetto ai governi di Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e persino alla luna di miele del Conte 1.

E così, durante una riunione strettissima tra Governo e Protezione Civile è stato chiaramente detto che affidare la “campagna” a Bertolaso sarebbe stato un clamoroso errore politico. Da qui il “veto assoluto” sul suo ritorno e l'arrivo in Lombardia, benedetto e studiato da Silvio Berlusconi che, dopo aver piazzato l'uomo giusto al timone del nuovo ospedale della Fiera, ha personalmente finanziato l'opera. La chiamata nelle Marche complica il calcoli di Conte e del Pd.

Se si dovesse aggiungere una terza Regione, Bertolaso diverrebbe un vero problema politico più grande di tutta l'opposizione. E' come un fantasma che si aggira a Palazzo Chigi.